Sentiamo subito una becera osservazione a quanto precede: serve più la raccomandazione che il sapere. Ma tale osservazione viene fatta da chi non agisce in base all’etica sociale, ma ad una sorta di corruzione che coinvolge chi chiede e chi dà.
Ognuno di noi deve contare sulle proprie forze, sul proprio spirito di sacrificio e sulla fiducia in sé stesso che ce la può fare, non importa a quale livello della graduatoria. Gli immaturi, invece, pensano che quando non riescono a raggiungere i propri obiettivi sia responsabilità degli altri e non di sé stessi. A questi soggetti non bisogna dare spago ma metterli di fronte alle loro responsabilità perché crescano e si comportino da persone vere.
Ci rendiamo conto che i concetti precedenti possano creare malumore in chi li legge. Ma abbiamo il dovere di scrivere la verità per impedire a chicchessia di fare come lo struzzo. Ogni persona ha il dovere di costruirsi il proprio futuro, senza pensare che altri lo facciano. Deve solo chiedere alla Comunità che gli offra una o più opportunità che egli possa utilizzare con la propria competenza. Ma torniamo all’argomento iniziale che è quello di rinforzarsi professionalmente per affrontare la giusta competizione nel mercato.
Occorre che i disoccupati siciliani siano disponibili a lavorare non solo in Sicilia, ma ovunque vi sia l’opportunità. Proprio in questi giorni per esempio, la Ntv (Nuovo trasporto viaggiatori) di Montezemolo e Della Valle sta selezionando personale in un numero di 650. Chi si sente in possesso dei requisiti mandi il proprio curriculum.
Dobbiamo invitare, infine, i disoccupati siciliani in possesso di terza media a fare domanda alla Regione siciliana per essere assunti con il contratto di fascia A e B sul modello che abbiamo pubblicato sabato scorso, sottolineando ancora una volta come essi abbiano gli stessi diritti dei precari che sono dentro gli uffici regionali.
La Regione non può discriminare tra coloro che già si trovano all’interno e gli altri siciliani che non sono entrati a suo tempo perché non raccomandati. Se così facesse violerebbe, lo ripetiamo ancora, il principio di parità tra i siciliani che non può essere tradito in nessun caso e da alcun responsabile delle istituzioni.