MESSINA – In 90 a Messina e dintorni, lo scorso anno, avevano concluso il percorso scolastico con la lode. A fare la parte del leone gli allievi dei licei classici, scientifici e degli istituti di istruzione comprensivi di più indirizzi ( licei e non) che si erano aggiudicati complessivamente 80 su 90 lodi ( rispettivamente 30, 23 e 24) mentre 5 eccellenze provenivano dagli istituti tecnici industriali, 2 dagli istituti tecnici per il commercio e i geometri, tre dagli istituti d’arte. Diverse forme di bravure, diversi aspetti dell’eccellenza L’anno precedente a tagliare il traguardo della maturità con 100 e lode nella provincia di Messina erano stati 58 allievi, quindi la crescita delle lodi da un anno all’altro è stata addirittura di 32 unità.
Sostanzialmente uniforme la distribuzione negli istituti, rispetto allo scorso anno, al termine del quale le eccellenze femminili erano state comunque di più. Una fotografia della realtà che sembra dimostrare la capacità della scuola pubblica siciliana di produrre ragazzi da prendere ad esempio: infatti rispetto alla Sicilia, per esempio il Veneto ha una media complessivamente più alta dei voti di maturità, ma ha molte meno eccellenze.
L’obiettivo quindi per il 2010-2011 dovrebbe essere riuscire ad alzare il livello medio di preparazione degli studenti. Ora torniamo nelle scuole nella città dello Stretto, torniamo a quelli che sono ancora tra i banchi. Dopo la cerimonia di premiazione dei 100 e lode dell’anno scolastico 2009-2010 della provincia di Messina all’Università degli studi, il testimone passa a chi sta ancora sentendo suonare la campanella a scuola ogni mattina, a chi frequenta le scuole elementari e medie, i licei e gli istituti tecnici, gli istituti d’arte e gli istituti magistrali.
Alla vigilia dell’apertura dell’anno scolastico 2010-2011, Cataldo Dinolfo, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Messina nel suo saluto ai dirigenti scolastici, ai docenti, al personale tecnico e amministrativo e ai vari operatori che “sono la scuola”, dopo una triste nota sul precariato e sull’impossibilità di molti docenti di potere sottoscrivere un contratto di lavoro, si è soffermato sul ruolo degli studenti e dei genitori: “Agli studenti auguro di trascorrere un anno caratterizzato da un costante impegno personale per realizzare un cammino di crescita culturale ed umana, idoneo a fornire strumenti adeguati per affrontare i futuri studi ed il successivo valido inserimento nel mondo del lavoro. Un particolare augurio rivolgo agli studenti stranieri affinché, col loro impegno, pur nel rispetto delle loro tradizioni, possano conquistare quel patrimonio di conoscenze che li aiuti a sentirsi sempre più cittadini in Italia. Ai genitori auspico di potere realizzare una collaborazione leale e continua, una vera alleanza educativa, perché scuola e famiglia sono le due componenti fondamentali perché la formazione scolastica ma anche umana sia il più completa possibile".