PALERMO – Ultima chiamata per nuove idee progettuali riguardanti interventi di risparmio ed efficienza energetica da inserire nei finanziamenti disponibili nel Poi Energia. I progetti, che dovranno interessare Sicilia, Puglia, Calabria e Campania, dovranno mirare alla riconversione ecologico-energetica di distretti industriali e a sistemi d’imprese di tutti i settori.
La “chiamata per idee”, gestita dalla società “Studiare Sviluppo” per conto del ministero dell’Ambiente, è stata presentata nel seminario svolto martedì scorso a Bari: “Efficienza energetica per lo sviluppo competitivo dei sistemi di imprese del Mezzogiorno”.
La riqualificazione energetico-ambientale dei distretti industriali, delle filiere e dei poli di imprese si rivolge ai settori di particolare rilevanza per le sopracitate regioni dell’obiettivo convergenza: tessile, calzaturiero, meccanico, agro-industriale, costruzioni e logistica. Tra gli interventi previsti dagli studi di fattibilità si punta su quelli che hanno un’ampia replicabilità: sistemi di teleriscaldamento, di recupero calore o altri interventi di efficienza energetica non devono riguardare un’unica azienda. Stessa cosa per l’installazione di impianti di cogenerazione-trigenerazione e di solare termico che dovrebbero prevedere una cessione di energia all’esterno.
A disposizione circa 1.6 miliardi di euro (il 50 per cento cofinanziato dall’Ue) per l’avvio del Programma: Asse I (Produzione di energia da fonti rinnovabili) 53,8 milioni; Asse II (Efficienza energetica ed ottimizzazione del sistema energetico) 42,2 milioni; Asse III (Assistenza tecnica e azioni di accompagnamento) 1,8 milioni.
Ecco alcune delle linee del Poi Energia su cui poter ideare un progetto: la linea 1.5 per “interventi di promozione e diffusione di piccoli impianti alimentati da fonti rinnovabili nelle aree naturali protette e nelle isole minori”; la linea 2.2 per “interventi di efficientamento degli edifici e utenze energetiche pubbliche o ad uso pubblico”; la 2.3 per “interventi di promozione e diffusione dell’efficienza energetica nelle aree naturali protette e nelle isole minori”; la 2.5 per “interventi sulle reti di distribuzione del calore, in particolare da cogenerazione e per teleriscaldamento e teleraffrescamento”.
I finanziamenti del Poi Energia 2007/2013 riguarderanno anche l’efficienza energetica degli edifici di proprietà dei Comuni fino a 15.000 abitanti (compresi i borghi antichi e di pregio).
Le amministrazioni, che associandosi possono superare il limite posto sul numero di abitanti, possono entro l’8 novembre presentare progetti riguardanti efficienza energetica e interventi sulle reti di distribuzione del calore (linee 2.2 e 2.5).
“L’iniziativa – è scritto in una nota – ha l’obiettivo di sperimentare e realizzare forme avanzate di efficienza energetica su edifici pubblici, con priorità su quelli aventi pregio architettonico, paesaggistico, storico e culturale. è diretta anche a promuovere la diffusione di soluzioni tecnologiche innovative per ridurre i consumi energetici, garantendo così positive ricadute ambientali ed economiche nei territori”.
Le idee progettuali dovranno essere presentate con modulistica on line.
Maggiori informazioni su
www.poienergia.it.