Catania – Aeroporto: ripristinare la legalità anche all’esterno della struttura

CATANIA – La Giunta municipale di Catania ha finalmente approvato la convenzione tra il Comune etneo e la Sac, dando il via al nuovo Piano relativo alla viabilità esterna della struttura, già approvato dall’Enac, attivando di fatto la collaborazione tra l’amministrazione e la società che gestisce lo scalo etneo.
Il progetto, che prevede una sostanziale modifica nella configurazione dei parcheggi e la riqualifica della viabilità dell’Aeroporto di Catania, era stato già condiviso con i rappresentanti del Comune di Catania e con le associazioni di operatori taxi. Una vera e propria rivoluzione, secondo Gaetano Mancini, presidente della Sac, utile a risolvere i numerosi problemi legati all’illegalità della sosta e alla presenza di parcheggiatori abusivi, grazie al quale la città di Catania potrà eguagliare gli standard internazionali.
Il nuovo Piano prevede cinque punti principali: rendere disponibili al parcheggio le aree limitrofe all’aerostazione; risolvere lo storico problema dei parcheggi abusivi all’interno dell’area aeroportuale grazie all’istituzione di aree di sosta a strisce blu; ottimizzare la fruibilità del servizio taxi mettendo a disposizione degli operatori un’area specificatamente attrezzata; eliminare la sosta selvaggia negli spazi antistanti l’aerostazione e dunque fluidificare il traffico sia in entrata che in uscita dall’aerostazione. Si prevede anche l’istituzione di un presidio stabile dei vigili urbani per assicurare più ordine e prevenire le infrazioni stradali nell’area esterna allo scalo. Insomma, un programma volto a eliminare le situazioni di illegalità all’esterno dell’aerostazione e per risolvere i problemi di circolazione, congestionata soprattutto nei periodi di maggiore afflusso turistico, come quello estivo ad esempio.
Gli effetti dell’intervento si aggiungeranno a quelli già realizzati nei mesi scorsi dalla Sac, come la copertura della vecchia aerostazione, precedentemente presa di mira da vandali e usata spesso come pubblica latrina. L’aerostazione Morandi, chiusa dal’8 maggio 2007 è stata, infatti, a lungo in stato di abbandono, prima di essere coperta dalle immagini dei luoghi del Distretto Taormina–Etna. Lo stabile, evidentemente datato, dovrebbe diventare il terminal per i voli low cost nell’ambito del piano industriale della Sac ma, attualmente, bisogna ancora definire i progetti e i relativi finanziamenti.
“Sono in corso – ha spiegato Mancini – le indagini strutturali che ci diranno se la ristrutturazione è possibile alla luce delle attuali norme antisismiche. Parallelamente abbiamo redatto un progetto preliminare sulla base del quale si potranno realizzare le successive fasi progettuali ed i lavori di ristrutturazione”.
“Verosimilmente – ha concluso – tenuto conto dei tempi di appalto, possiamo realisticamente parlare di un orizzonte temporale di tre anni”. Il tutto per un progetto preliminare è di 20 milioni di euro.