Siracusa – Divisione e scarsi collegamenti sono i punti deboli del turismo

SIRACUSA – Una volta conclusa la stagione estiva, che ha vissuto una pur minima ripresa per il settore turistico provinciale, visto che la destagionalizzazione rimane ancora una chimera lontana non rimane altro che riprendere a pianificare la prossima stagione, nello stesso modo in cui la precedente si era conclusa.
Si è infatti nuovamente riunita la cabina di regia per il turismo, per tracciare un bilancio su quanto fatto nell’ultimo anno e abbozzare nuove idee e prospettive per i mesi a seguire. Il resoconto emerso dalla riunione, alla quale hanno partecipato i sindaci dei Comuni siracusani, non fa altro che sottolineare sempre le solite mancanze del comparto nel territorio: eccessiva frantumazione dell’offerta sui mercati nazionali e internazionali, collegamenti carenti per la totale mancanza di una intermodalità dei trasporti e la mancanza di strutture per la convegnistica, utili per poter effettivamente destagionalizzare l’attività turistica. Chiuse da tempo ormai le Apt e non ancora istituiti i distretti e i sistemi turistici locali, in questo limbo gestionale l’unico ente locale che ha competenze di coordinamento e iniziativa in materia è la Provincia, che peraltro finisce spesso per sortire effetti disgreganti.
L’ultima riunione della Cabina di regia, infatti, è stata indetta proprio per eliminare la frantumazione dell’offerta turistica e rilanciare la strategia unitaria pubblico-privata e la collaborazione degli operatori di settore. Dopo l’elaborazione del calendario di eventi unitario nel territorio della provincia, redatto lo scorso anno, è stato sottolineato come sia necessario rilanciare l’eccellenza turistica di Siracusa attraverso la partecipazione unitaria alla Fiera del turismo archeologico di Paestum, che si terrà dal 18 al 21 novembre, e alle altre vetrine internazionali a Milano e Berlino, unitamente ai soggetti privati, con la loro capacità di organizzazione dell’offerta, sotto il profilo dell’accoglienza.
A oggi però, solo la Confesercenti ha risposto all’appello del presidente Bono di istituire un consorzio di operatori turistici finalizzato alla creazione di pacchetti turistici accattivanti, costituendo un coordinamento provinciale degli operatori della filiera turistica, di cui fanno parte i rappresentanti dei settori alberghiero, turistico, agrituristico, delle agenzie di viaggio e della ristorazione del territorio. Che sia il primo passo per una nuova fase culturale basata sulla cooperazione piuttosto che sulla concorrenza?
 


Obiettivo. Maggiore sinergia tra le parti
 
SIRACUSA – Verrà istituito un tavolo permanente di confronto per il coordinamento nazionale del settore turistico, con il coinvolgimento dei vari livelli istituzionali e dell’iniziativa privata. Così è stato concordato tra il responsabile nazionale per il turismo dell’Unione province italiane, Nicola Bono, e il coordinatore delle regioni in materia di turismo, l’assessore della Regione Abruzzo, Mauro Di Dalmazio.
“Uno strumento – commenta il presidente Bono – necessario per individuare obiettivi strategici condivisi da tutti i livelli di governo del territorio, una sorta di cabina di regia da cui rilanciare una nuova governance turistica”. Anche in vista della Conferenza nazionale del turismo italiano, che si svolgerà nei prossimi giorni a Cernobbio. In seguito a quest’incontro verrà istituito il Piano strategico nazionale del turismo, uno strumento necessario per il rilancio del settore e che avrà come base una intesa tra Stato, Regioni, Enti Locali ed imprese.