In che modo vi state adeguando alla legge di riforma del sistema sanitario?
“Il primo settembre entrerà in vigore la legge contenente le norme per il riordino del servizio sanitario regionale. Il mio ruolo sarà quello di favorire la transizione verso un modello organizzativo che non solo punti al risparmio economico e alla riduzione degli sprechi, ma che intenda anche favorire la modernizzazione e la razionalizzazione dell’intero sistema regionale. La legge prevede degli accorpamenti tra le aziende sanitarie e la relativa riduzione del loro numero: a livello regionale saranno operative 9 Asp (aziende sanitarie provinciali) e 8 grandi ospedali. L’Ausl 8 ingloberà l’Azienda ospedaliera Umberto I e assumerà la denominazione di Asp. Condivido pienamente le modalità e gli obiettivi della legge di riforma recentemente approvata. è di fondamentale importanza inserire, negli ambiti ospedalieri territoriali, delle nicchie di attività specialistica ed eliminare quelle prestazioni e quelle condizioni di lavoro che non producono vantaggi per l’utenza. Stiamo attraversando una fase di rodaggio in cui occorre riprogrammare tutte le attività in vista della completa transizione al nuovo sistema”.
Cosa prevede la legge per quanto riguarda l’organizzazione dell’attività ospedaliera sul territorio di Siracusa?
“La legge prevede la trasformazione dell’Ausl in Asp. L’attività ospedaliera sarà erogata attraverso i Distretti ospedalieri che nella nostra provincia saranno due: Sr1, che aggregherà gli ospedali di Siracusa, Noto e Avola ed Sr2 che comprenderà gli ospedali di Augusta e Lentini. L’attività territoriale sarà erogata attraverso i Distretti sanitari che faranno capo all’Area territoriale dell’Azienda.
“Le aziende ospedaliere acquisiranno un carattere provinciale e questo comporterà delle difficoltà nella gestione del rapporto con i singoli Comuni e con gli altri enti territoriali legati al tradizionale concetto di ospedale cittadino. La tendenza è quella di creare un ospedale principale a Siracusa e altri stabilimenti ospedalieri che si specializzino in varie branche in modo tale da venir incontro, in maniera ottimale, alle esigenze dell’utenza. L’obiettivo è quello di innescare un cambiamento culturale: creare sul territorio un’organizzazione dei servizi sanitari che punti all’eccellenza dei risultati in tutti i settori della medicina, nonostante la ristrettezza delle risorse finanziarie di cui disponiamo”.
In che modo queste “nicchie di specializzazione” verranno dislocate sul territorio?
“La legge prevede lo stanziamento di risorse aggiuntive per i distretti caratterizzati da particolari condizioni ambientali: a Lentini la presenza di insediamenti industriali crea particolari esigenze legate alla salute e per questo punteremo alla creazione di un centro a forte vocazione oncologica. Ad Augusta vogliamo creare un pronto soccorso ostetrico e pediatrico che preveda anche un’unità di terapia intensiva neonatale. Prossimamente saranno inaugurati il nuovo reparto ristrutturato di Ortopedia a Noto e l’Unità operativa complessa di Cardiologia e Utic ad Avola”.
Quando verrà inaugurato l’ospedale di Lentini?
“L’ospedale di Lentini è in fase di realizzazione da circa 20 anni. Adesso mancano soltanto gli arredi della sala operatoria: entro il mese di giugno affideremo l’appalto per l’allestimento degli arredi e dopodiché si potrà inaugurare”.
In che modo vi avvalete della tecnologia informatica?
“Abbiamo attivato un sistema di informatizzazione dell’attività farmaceutica volto a monitorare costantemente ed in tempo reale la spesa farmaceutica e l’attività dei medici di base. Abbiamo firmato una convenzione con l’Inps per l’informatizzazione delle pratiche di invalidità civile. Abbiamo informatizzato tutti i centri convenzionati di fisioterapia e riabilitazione in modo da conoscere i dati in termini di epidemiologia e monitorare la spesa e ottimizzare i servizi erogati”.
Ci sono novità per quanto riguarda l’attivazione dell’Hospice?
“L’area di Siracusa, a causa della presenza degli insediamenti industriali, è fortemente a rischio per quel che riguarda le malattie oncologiche. Studi internazionali hanno purtroppo rivelato che, sul nostro territorio, i casi di malattie oncologiche sono aumentate negli ultimi anni. Per fronteggiare questa situazione, l’Ausl 8 e l’Azienda ospedaliera Umberto I hanno siglato un protocollo di intesa per l’attivazione di un centro di cura e di assistenza per malati terminali. Dal primo settembre la gestione dell’Hospice sarà affidata al Distretto ospedaliero Siracusa 1di cui la nostra Ausl farà parte”.