Come si spiega che in Sicilia le auto blu in circolazione percorrono il doppio di kilometri rispetto a quelle in circolazione in Lombardia, che ha la stessa estensione in kmq e tre province in più? Perchè c’è una frequenza all’uso che va al di là delle esigenze legate allo svolgimento dell’attività lavorativa e politica dell’autorità. Un abuso fino ad oggi possibile perchè difficile da ricostruire. Ma avrà vita breve perchè Brunetta ha deciso di attuare un piano che prevede l’identificazione in tempo reale del conducente abilitato per ogni autovettura, delle persone trasportate, del chilometraggio percorso, del tempo in cui l’auto è stata in moto e del consumo di carburante.
Solo così sarà possibile contenere la spesa per auto blu nel 2014 al 60 % rispetto a quella del 2009. La Sicilia se solo adottasse i numeri della Lombardia potrebbe risparmiare 14 milioni €.
Sono 572 le auto blu in servizio in Sicilia. Il parco auto di enti locali, camere di commercio, università, aziende sanitarie ed altri uffici pubblici è composto, in particolare, da 236 automobili “blu blu”, utilizzate per la rappresentanza politico-istituzionale e da 336 macchine blu riservate alla dirigenza. Con le sue 336 vetture blu, la Sicilia è terza nella classifica delle regioni. Segue la Lombardia (353), ma conta 236 auto blu-blu, quasi il doppio della regione padana.
I dati sono contenuti nel censimento nazionale realizzato dal ministero Pubblica amministrazione e Innovazione con il FormezPa e aggiornato al 31 dicembre dell’anno scorso. Nel monitoraggio non figurano le auto delle scuole, inserite nel conto consolidato dello Stato. Soltanto l’Ente Regione dispone di 61 macchine blu-blu e 19 auto blu, ma sta riducendo il parco macchine (articolo a parte).
Il ministro Renato Brunetta ad ottobre ha presentato al Parlamento la fotografia del “trasporto Vip”, assieme a un disegno di legge che riduce l’uso delle automobili e i costi per la comunità. La spesa media annuale in Italia è di 138 mila euro per ogni autovettura “blu blu” e di circa 80 mila euro per ogni auto blu. Comprende consumi, ammortamento, stazionamento, autisti ed altro personale. Uscite di denaro pubblico che nel Paese, secondo i calcoli romani, con un’adeguata organizzazione si potrebbero tagliare, liberando risorse per “circa 900 milioni di euro”. Dalla nostra indagine emerge che la Sicilia, già solo se adottasse gli stessi numeri della Lombardia, potrebbe risparmiare 14 milioni di euro.
Il Quotidiano di Sicilia ha confrontato, infatti, le regioni considerando estensione in kmq e popolazione (tabelle a parte). Si evince che la Lombardia (quasi 10 milioni di abitanti distribuiti su una superficie di 24 mila chilometri quadrati) utilizza un centinaio di auto blu-blu in meno rispetto alla Sicilia, che ha 5 milioni di abitanti distribuiti su 25 mila kmq. L’Emilia Romagna (4,3 milioni di abitanti su 22 mila kmq) ha 43 auto blu-blu e 193 auto blu.
E così è emerso come le spese, al di qua dello Stretto, sono alte. In Sicilia nel 2009 le vetture blu-blu hanno percorso 4,9 milioni di chilometri per un costo “consumo” di 2,5 milioni di euro. Le macchine blu hanno viaggiato per circa 3,7 milioni di chilometri raggiungendo un costo per consumo di 1,7 milioni di euro. Poiché la voce di costo totale di gestione di una sola auto blu-blu all’anno risulta pari a circa 138 mila euro, in Sicilia per 236 vetture sono stati spesi 32,5 milioni di euro. In Lombardia sono stati spesi 17,2 milioni di euro (125 auto blu-blu). Se consideriamo il costo dell’auto blu pari a 79.800 euro, nell’Isola per 336 macchine sono stati spesi di 26,8 milioni di euro. In Lombardia 28,1 milioni (353 auto blu). Complessivamente per le auto blu blu e blu in Sicilia sono stati spesi 59,3 milioni e in Lombardia 45,3 mln. Dunque la Sicilia spreca 14 milioni di euro.
Ma questa è soltanto la fotografia degli enti che hanno risposto all’indagine. Molti uffici non l’hanno fatto. A luglio mancavano il comune di Siracusa, le camere di commercio di Catania, Messina e Trapani, l’Asp di Enna, l’Arnas Civico, Villa Sofia e l’Asp di Palermo.