Che situazione ha trovato nel territorio? Quali sono i principali problemi?
“Ho trovato i problemi tipici del sud: disoccupazione, ordine pubblico, problemi di carattere ambientale tra cui quello dei rifiuti. Tra gli altri problemi trovati, quello dell’impatto della raffineria di Gela con problemi occupazionali, ed altre analoghe situazioni in provincia. Varie manifestazioni dei lavoratori del comparto dei rifiuti solidi urbani di Caltanissetta. Sul fatto ho apprezzato che anche a distanza di un solo giorno ci fosse da parte dei cittadini dissenso per i rifiuti accumulati nei cassonetti. Un aspetto che denota un attaccamento alla cura della propria città. Tra le altre questioni che mi sono state prospettate c’è stato il problema storico della viabilità del Vallone. Si tratta di problemi datati per cui devono essere attivate una serie di iniziative, tra le quali anche l’istituzione di un tavolo prefettizio. Sottolineo che la Prefettura è sempre a disposizione dell’interesse della collettività”.
Come si intende il ruolo prefettizio?
“Il criterio principe che regola il nostro ruolo è il principio del rispetto della legalità a 360°. A ciò si rifanno tutta una serie di attività, tra cui la sottoscrizione di appositi protocolli, intesi quali strumenti pattizi in grado di assicurare la massima trasparenza dell’attività dei sottoscrittori, scongiurando il rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. E ciò comporta per la Prefettura una periodica attività di verifica della sussistenza dei requisiti dell’applicazione dello strumento patrizio”.
Che percezione ha avuto del rapporto tra i cittadini e l’istituzione che lei rappresenta?
“Esiste un buon rapporto con la cittadinanza, il ruolo del prefetto come garante degli interessi della collettività è molto rispettato ed è recepito bene. Molto dipende anche dalla sensibilità da parte nostra e dal modo di porsi sia nei confronti dei cittadini, che delle altre istituzioni. Ho incontrato subito il primo cittadino, poi il presidente della Provincia, il Vescovo e la Camera di Commercio, ricevendo la visita di amministratori e recandomi io in altri comuni del nisseno al fine di conoscere le diverse realtà. Ho così ritenuto di spostarmi nel territorio per rafforzare il principio della presenza dello Stato sul territorio”.
Lei prima parlava delle raffinerie di Gela, cosa ne pensa da un punto di vista istituzionale di questa realtà che crea tanta occupazione ma anche disagi all’ambiente e al territorio?
“Questo discorso della raffineria riguarda anche i poli industriali presenti in altre realtà d’Italia. Un investimento che risale agli anni ‘60 che ha dato molta occupazione e che ci auguriamo possa darne ancora. C’è un forte impegno per tutelare l’ambiente, tra cui le bonifiche dei siti. La volontà è quella di andare avanti garantendo anche le migliori condizioni di vivibilità per la zona”.
Da quante persone è composto il vostro organico?
“Attualmente i dirigenti della carriera prefettizia in servizio sono tre: il viceprefetto vicario, un viceprefetto aggiunto ed un altro funzionario in missione nella nostra sede. A queste figure si aggiunge un dirigente contrattualizzato e 63 unità di personale contrattualizzato effettivamente in servizio”.
Come giudica il livello di informatizzazione dei vostri uffici?
“L’ufficio è dotato di attrezzature informatiche adeguate e tutto il personale è in possesso di buone conoscenze informatiche. Si privilegia come strumento di comunicazione sia tra i vari uffici della Prefettura che verso le altre Pa e utenti, l’utilizzo della posta elettronica e della posta certificata. È attivo il sito internet della Prefettura (
www.prefettura.it/caltanissetta/) dove tutti possono trovare informazioni inerenti le attività svolte e la modulistica di interesse da scaricare”.
Quali sono oggi, a livello strutturale, i maggiori problemi con cui avete a che fare?
“I maggiori problemi riguardano l’occupazione. è imminente l’attivazione di un tavolo tecnico per il petrolchimico di Gela, richiesto dal sindaco e dai sindacati, per affrontare le problematiche che riguardano quell’area. Avvieremo a breve anche un tavolo tecnico per la viabilità e continueremo ad occuparci della sicurezza sui luoghi di lavoro. Su quest’ultimo tema stiamo organizzando una giornata di studio che quest’anno si svolgerà a Niscemi con le quinte classi delle scuole superiori e dunque rivolto a giovani che saranno ben presto nel mondo del lavoro”.
Combattere l’abusivismo senza creare disordini. Necessaria la collaborazione con gli enti locali
Sulla sicurezza dei cittadini nel territorio come ha trovato la situazione?
“Al momento la situazione, dopo tutte le operazioni delle Forze dell’ordine e dell’Autorità giudiziaria, è sufficientemente tranquilla. Le Forze dell’ordine, con notevole impegno, controllano il territorio in maniera coordinata e intelligente. Ci sono delle situazioni particolarmente attenzionate.”
Sul tema occupazione abusiva degli alloggi di cui ci aveva già parlato il suo predecessore Petrucci, lei ha già affrontato questo tema?
“È un problema tipico del sud che va affrontato con gradualità ed equilibrio e con fermezza, in modo da contemperare le esigenze di garantire a chi ne ha diritto le legittime aspettative e di fare in modo che non venga turbato l’ordine pubblico. Bisogna contrastare l’abusivismo abitativo e far comprendere che si tratta di un reato così come gli altri fenomeni di illegalità diffusa quali l’abusivismo edilizio e l’abusivismo commerciale”.
Quali sono gli obiettivi principali che vorrebbe raggiungere?
“Mi interessa conoscere bene il territorio nisseno e continuare a sensibilizzare al massimo sia la struttura interna, che spero di potenziare a breve, sia il rapporto l’esterno, curando con attenzione i rapporti con i rappresentanti degli enti locali e seguendone l’attività. La sinergia con le istituzioni ritengo sia l’unico discorso vincente e sotto questo aspetto sarò sempre disponibile a qualsiasi iniziativa che possa portare buoni risultati. Le esigenze del territorio sono tante e vanno gestite nella normalità, evitando l’insorgere di emergenze”.
Curriculum Umberto Guidato
Nato a Lecce il 25 settembre 1953, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza nel 1978 all’Università degli Studi di Bari. Vincitore di concorso per vice Consigliere di Prefettura ha preso servizio nel 1982 alla Prefettura di Piacenza dove ha svolto numerosi ed importanti incarichi. Nel 1992 è stato trasferito alla Prefettura di Lecce dove ha ricoperto sino al 1997 le funzioni di Capo di Gabinetto e quindi di vicario del Prefetto dal 2005 fino alla nomina a Prefetto nel 2009. È Prefetto di Caltanissetta dal 26 maggio 2010.