Catania – È finito il tempo degli annunci, adesso Librino vuole risposte

CATANIA – Completamento della rete fognaria, sistemazione del teatro Moncada, presenza di vigili nel quartiere (in un territorio di 12 mila ettari non v’è ombra di pattuglie) e poi ancora, completamento della spina verde, manutenzione delle bambinopoli, nuovi cassonetti per la spazzatura e per la raccolta differenziata. Queste alcune delle 29 “emergenze” segnalate all’amministrazione, su richiesta dello stesso sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, dalla IX municipalità San Giorgio–Librino. Richieste d’intervento che, dopo oltre due anni, sono rimaste tali.
Fra i punti inseriti nell’elenco delle priorità – definite dallo stesso primo cittadino “non cose dell’altro mondo ma esigenze di vivibilità quotidiana” – solo relativamente ad alcuni vi è stato un intervento dell’amministrazione (l’apertura dell’asse attrezzato, ad esempio), mentre la maggior parte sono rimaste semplici segnalazioni.
“Sono in carica da due anni e mezzo – spiega Loredana Gioia, presidente della IX circoscrizione – e poco è stato fatto per il quartiere, per non dire nulla. Nel 2009, in occasione di una conferenza dei presidenti abbiamo consegnato una relazione al sindaco, chiesta personalmente da lui, in cui dovevamo elencare le emergenze del quartiere. Ma poco o nulla è stato portato a termine: solo l’apertura dell’asse attrezzato e il rifacimento, in parte, della segnaletica orizzontale”.
Nemmeno il secondo elenco, presentato nel settembre del 2009 dal Consiglio della circoscrizione, sempre su richiesta dell’amministrazione e contenente “le emergenze delle emergenze – aggiunge la Gioia – cioè cose fattibili che riguardavano l’ordinaria amministrazione e che non richiedevano particolare spese, come il rifacimento delle strade, la pulizia dei tombini, il rifacimento dei marciapiedi e i vigili urbani, ha trovato riscontro”.
Disattenzione nei confronti del quartiere e immobilismo da parte dell’amministrazione Stancanelli, dunque, che si vanno ad aggiungere alla mancanza di sicurezza, all’abusivismo diffuso e alle altre problematiche segnalate. Il tutto aggravato dal rimpasto di Giunta e dal cambio degli assessori che avrebbe comportato un ulteriore rallentamento.
“L’aver nominato una nuova Giunta – ha concluso Loredana Gioia – è stato sicuramente negativo per noi e per il quartiere. I due anni della vecchia amministrazione erano serviti appena a far conoscere i vari problemi agli assessori, questo cambio di rotta ci ha portato indietro, annullando, di fatto, due anni di operato. Tutto è stato cancellato con un colpo di spugna”.