I prossimi ballottaggi bloccano la politica

PALERMO – Riprendono questo pomeriggio i lavori parlamentari a Palazzo dei Normanni. Riprendono si fa per dire, poiché dopo la pausa per le elezioni europee, la situazione politica in Sicilia è entrata nel caos.
Distrutta in poco tempo quella che si poteva a ragione definire una maggioranza di ferro (61 deputati su 90), a causa di divergenze su leggi, programmi politici e uomini di partito, si sono verificate le estreme conseguenze, di quello che non si può più definire un confronto politico costruttivo all’interno di una coalizione di maggioranza, ma un vero e proprio litigio a livello personale, che vede divisioni anche all’interno dei partiti. Infatti gli ultimi sviluppi vedono contrapposti gli uomini di Gianfranco Miccichè (il quale tra l’altro vuole fondare un partito del sud) a quella che viene considerata la frangia istituzionale del Pdl, con in testa il capogruppo all’Ars, il ragusano Innocenzo Leontini.
Anche all’interno dell’Mpa si sono verificati dissapori, come in quello che ormai è diventato un caso a Monreale, dove il candidato a sindaco Filippo di Matteo dell’Mpa, in prima battuta appoggiato dall’intera coalizione di maggioranza, per il ballottaggio si troverà il suo partito contro, che invece andrà a votare per il candidato di sinistra.
La situazione siciliana non trova grande spazio nelle sedi romane dei partiti. La sensazione è quella che si dovrà attendere il risultato dei ballottaggi delle amministrative per prendere delle decisioni definitive. Di certo per ora c’è solo l’alleanza fra Miccichè e Lombardo, e la certezza che tra il Governatore della Sicilia ed il capogruppo Leontini la frattura ormai è insanabile.
In questo limbo vive anche il Palazzo dell’Assemblea: infatti all’ordine del giorno di oggi vi è solo la prosecuzione delle interrogazioni sulla sanità, l’esame del disegno di legge sugli aiuti alle imprese, che si trascina da diverso tempo e la discussione di altre mozioni fra le quali le iniziative volte a favorire l’inserimento dei giovani siciliani nel mercato del lavoro.
Azzerati anche i lavori delle commissioni legislative permanenti. Funzionerà solamente la commissione attività produttive per esaminare il disegno di legge n. 281 su “disposizioni per l’utilizzo di agevolazioni creditizie in favore delle cooperative edilizie e per discutere sulle conseguenze negative per l’economia per il crollo del viadotto in provincia di Caltanissetta. Saranno presenti i sindaci dei comuni coinvolti  e i rappresentanti dell’anas e della protezione civile. Non si pronuncia più sulla querelle politica Raffaele Lombardo, che ha messo al lavoro i suoi nuovi e vecchi assessori in attesa del famigerato incontro con il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Infine la stagione estiva è alle porte e l’attività  del Parlamento potrebbe subire un ulteriore rallentamento, determinando di fatto, tra discussione elezioni e vacanze,  la perdita di quasi un semestre di legislatura.