Riciclo e valorizzazione, recepita la direttiva Ue

PALERMO – Risolvere il dramma rifiuti nell’Isola è una necessità isolana, ma anche un richiesta europea. L’ultima direttiva dell’Unione in materia di rifiuti (la Direttiva 2008/98/CE) – approvato due giorni fa in Consiglio dei Ministri il Decreto Legislativo che la recepisce – prevede l’incenerimento a determinate condizioni.
La direttiva, che è anche l’ispiratrice della l.r. 9/2010 della Regione Siciliana, dona priorità alla sostenibilità ambientale e quindi, secondo quanto previsto già nella risoluzione del 24 febbraio del 1997, la “prevenzione e il riutilizzo e il riciclaggio di materiali dovrebbero preferirsi alla valorizzazione energetica dei rifiuti, nella misura in cui essi rappresentano le alternative migliori dal punto di vista ecologico”.
Tuttavia l’Ue non esclude questa pratica, comune in diverse parti d’Europa, purché “le autorizzazioni concernenti l’incenerimento o il coincenerimento con recupero di energia sono subordinate alla condizione che il recupero avvenga con un livello elevato di efficienza energetica”.
Intanto nell’Isola, come coronamento di un sistema gestionale in fallimento, anche la valorizzazione energetica è da record negativo.
In Sicilia l’incenerimento in relazione alla produzione di RU è pari allo 0,6%, quindi lontanissimo dalla media italiana, e completamente surclassato da altre Regioni come l’Emilia-Romagna (22,4%), il Friuli Venezia Giulia (22,3%), e la Lombardia (39,8%). Stefania Prestigiacomo, dopo l’approvazione della direttiva, ha salutato l’era della “gestione ‘artigianale’ dei rifiuti”, aprendo ad una valorizzazione del “rifiuto sia come materiale riciclabile che come risorsa energetica”.
Adesso attendiamo i fatti.