Catania – Responsabilità, qualità e merito per il settore sanitario catanese

CATANIA – Un’assemblea permanente per portare avanti un percorso di confronto con le aziende, insieme agli altri sindacati. Questo quanto contenuto in un dossier, elaborato dalla Cisl Fp etnea, in collaborazione con la confederazione e la federazione regionale di categoria, sui lavoratori della sanità e reso noto nei giorni scorsi.
“Oggi – ha dichiarato Luigi Maugeri segretario generale Fp Cisl – lanciamo l’idea di stabilizzare i lavoratori precari della sanità. Sono circa 2500 i lavoratori che verranno immessi nel personale dipendente”.
Un impegno per i 2500 lavoratori precari nella città etnea – 83 all’Asp, 28 al Cannizzaro, 11 al Garibaldi – preso dai sindacati che, partendo dall’applicazione della Circolare del dicembre 2009 che stabilisce il rinnovo dei contratti quinquennali e dei contenuti del decreto assessoriale sulla rideterminazione delle dotazioni organiche delle aziende sanitarie regionali con la storicizzazione della spesa sostenuta per l’anno 2009, hanno chiesto e ottenuto l’assunzione dei lavoratori precari.
“Un percorso di crescita per i lavoratori – responsabilità, qualità e merito, sono le quattro variabili del percorso di immissione al ruolo, per dare una risposta  alle carenze delle aziende sanitarie”.
Una richiesta accolta positivamente anche dai vertici delle istituzioni sanitarie etnee: “Quella del sindacato – ha affermato Giuseppe Calaciura, direttore generale dell’Asp Catania – è un’iniziativa che ci vede assolutamente favorevoli. Speriamo che l’assessore regionale accolga la richiesta della Cisl per l’inserimento in organico dei lavoratori precari di lunga data”.
Una proposta, però, che dovrà necessariamente fare i conti con la politica di contenimento della spesa messa in atto dall’attuale assessore regionale alla Sanità. Per il personale Lsu l’assessorato al Lavoro eroga, per tutta la durata quinquennale del contratto rinnovabile, la complessiva somma di 30.987,00 euro pari a 6.197,40 euro  annuali. Per coloro che invece vengono definiti Asu o Puc, l’assessorato al Lavoro eroga ogni anno e per tutta la durata del contratto quinquennale il 90% della retribuzione mentre il 10% è a carico delle Aziende per 18 ore.
I sindacati, dal canto loro puntano forte sul “riconoscimento dei diritti dei lavoratori”. Per Alfio Giulio, segretario generale Cisl: “L’impegno delle organizzazioni sindacali, a tutti i livelli è quello di aprire e risolvere i problemi dei lavoratori per svincolare le persone dal bisogno”.