Messina, il centro “invaso”. A Catania stanno studiando

 CATANIA – Per Catania e Messina è tempo di cambiamenti. Emerge infatti la necessità di apportare sostanziali modifiche all’impianto urbano delle città che soffrono una mole di traffico eccessivo che di conseguenza causa anche un elevato numero di incidenti.
Per Messina la situazione è aggravata, perché la città rappresenta il punto di passaggio fondamentale e obbligato per muoversi da e verso la penisola. Ne è consapevole l’assessore comunale al ramo Carmelo Capone che ha sottolineato la necessità “di diminuire il flusso di traffico in centro città. Una vera e propria emergenza che vede anche il sindaco delegato speciale per fronteggiarla”.
Le soluzioni potrebbero risiedere nella creazione di un polo ad hoc per il trasporto oltre lo stretto. “Stiamo cercando – continua l’assessore – di portare a compimento una serie di progetti organici, come il completamento del porto per 56 milioni di euro, che vedano in Tremestieri l’unico polo per i traghettatori”.
Per Messina però concorrono in modo drammatico alla scarsa manutenzione anche una carenza di fondi che costringe ai salti mortali la Giunta.
Pianificazione che viene considerata fondamentale anche dall’assessore etneo alla Viabilità, Alberto Pasqua che annuncia “come sia in atto presso i vigili urbani uno studio volto a far emergere i punti critici e le cause degli incidenti”. All’interno del Comune da tempo si parla della necessità di approvare un Piano urbano del traffico che preveda una corretta integrazione fra sistema viario per privati e mezzi pubblici. Il documento è stato presentato ma è ancora in fase embrionale.
Nella provincia etnea invece sono ben 20 milioni di euro i fondi stanziati quest’anno con altri 70 in partenza nel 2011. Fondi ottenuti, come sottolinea l’assessore provinciale alla Viabilità, Ottavio Vaccaro, ottenuti “grazie alla Banca europea per i finanziamenti” . “è fondamentale – continua Vaccaro – investire per rendere praticabili le strade catanesi e sensibilizzare la popolazione. Da questo punto di vista è in partenza un progetto da 1 milione di euro su una tematica delicata come quella delle minicar”.