Siracusa – Nella contesa fra Bono e Sai8 arriva l’inatteso colpo di scena

SIRACUSA – L’ultimo atto della diatriba tra il presidente della Provincia e dell’Ato idrico di Siracusa, Nicola Bono e la Sai8, la società che gestisce il servizio idrico nel territorio aretuseo è stato un vero e proprio colpo di scena. Dopo mesi di accuse, minacce e polemiche, alla fine è stata coinvolta anche la Procura, che ha avviato un’inchiesta, dopo una denuncia presentata lo scorso ottobre dalla Sai 8 (la società che gestisce il servizio idrico), su presunte pressioni effettuate dal presidente Bono – nella qualità di presidente del Consorzio Ato idrico, organismo di riferimento del gestore – per ottenere assunzioni di persone a lui vicine. Nell’ambito di questa indagine, i finanzieri della procura della Repubblica di Siracusa hanno effettuato un’acquisizione di atti alla Provincia e notificato un avviso di garanzia a Bono. L’ultimo episodio di uno scontro che ha toccato livelli fino a poco tempo fa impensabili.
A rendere nota la vicenda è stato lo stesso presidente della Provincia che, in una nota, ribadendo piena fiducia nell’operato della magistratura, si è detto “sconcertato per l’accaduto”.
“È la prima volta – ha detto – che ricevo un avviso di garanzia in 36 anni di attività politica nel corso dei quali ho rivestito incarichi di altissima responsabilità. Essere accusato, poi, di avvalermi del mio ruolo di presidente dell’Ato per allontanare il gestore del servizio idrico poiché non avrebbe acconsentito alle mie ‘pressioni’ per ottenere assunzioni e subappalti, appare, per chi mi conosce, del tutto ridicolo”.
Bono ha infine posto in relazione la vicenda con una recente decisione del Consorzio Ato idrico di avviare le procedure per la rescissione del contratto con Sai 8, alla quale vengono imputate inadempienze contrattuali.
“Il rigore del mio comportamento – ha aggiunto – di quello del Cda e dell’assemblea dell’Ato nella vicenda della risoluzione del contratto con Sai 8 – ha concluso Bono – è assoluto e incontrovertibile. Ho già dato mandato al mio avvocato di produrre formale querela per il reato di calunnia”.
Intanto, non si sono fatti attendere i commenti alla vicenda, su cui è intervenuta anche il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo: “Esprimo tutta la mia solidarietà – ha scritto in una nota la rappresentante del Governo Berlusconi – al presidente della Provincia di Siracusa, Nicola Bono, per l’avviso di garanzia ricevuto”.
“Conosco la sua onestà – ha aggiunto il ministro – ho lavorato 16 anni con lui nell’interesse dell’intera provincia, per creare occasioni di sviluppo per il territorio. Sono certa che saprà dimostrare la propria completa estraneità alle accuse contestategli”.