Catania – Non basta un controllo ogni tanto per assicurare igiene e sicurezza

CATANIA – Quello dei cosiddetti “arrusti e mangia”di via Plebiscito è un fenomeno dai molteplici risvolti e che negli anni ha visto alternarsi varie amministrazioni con diversi tentativi di intervento non sempre risolutivi.
In origine fu Mario Chisari a lanciare un’idea tanto rivoluzionaria sulla carta quanto velleitaria nella realtà. Per l’ex assessore al Commercio tutto si doveva risolvere con il carbon coke che, non causando particolari fumi con il suo utilizzo, avrebbe permesso agli operatori di predisporre i bracieri all’interno delle attività commerciali. Quasi nessuno si è adeguato alle disposizioni dell’era Chisari.
Con il nuovo assessore, Franz Cannizzo, si sta adesso cercando di intervenire sulla disposizione dei bracieri al di fuori delle attività commerciali, sull’invasione di tavolini in posizioni dalla pericolosità elevata e soprattutto sulla mai risolta questione igienica. Proprio riguardo a quest’ultimo punto, nei giorni scorsi è stato effettuato un intervento di controllo che ha coinvolto agenti dei vigili urbani, della Polizia e i reparti dell’Asp volti a controllare in modo adeguato il rispetto delle norme igienico-sanitarie.
“I recenti interventi – ha detto l’assessore Cannizzo – devono far capire come questo non sia stato soltanto un intervento sporadico. Vogliamo che sia messa la parola fine all’attività abusiva dei commercianti, che devono smetterla di arrostire la carne all’aperto in piena sede stradale”.
Dalle verifiche sono emerse evidentissime violazioni delle norme igienico-sanitarie, che come ha sottolineato lo stesso assessore spesso si nascondono anche dietro un grosso problema culturale.
“Bisogna smetterla – ha spiegato – di dire che a Catania si è sempre fatto così. Dietro questa frase si nascondono spesso i mali di una città che non accetta il cambiamento e giustifica i comportamenti illeciti”.
Tutte vere le argomentazioni di Cannizzo. Il problema è che i controlli come quello verificatosi nei giorni scorsi, nonostante le parole dell’assessore, restano rari. Lo dimostra anche il fatto che, dopo l’intervento, le cose stanno pian piano tornando come prima. Come dire, tanto rumore per nulla.