Ragusa – Giustizia e carenza di personale, situazione “difficile e delicata”

MODICA (RG) – Si prospetta un 2011 molto difficile per la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modica, il tutto a causa della carenza di personale che rallenta notevolmente l’iter dei procedimenti giudiziari che devono coprire un bacino di 150 mila abitanti. Sono attualmente vacanti, infatti, numerosi posti occupati fino a qualche mese fa da personale oggi in pensione.
La complicata situazione è stata recentemente presentata dal sindaco di Modica, Antonella Buscema, al ministro della Giustizia Angelino Alfano, al quale è stata inviata una lettera che traccia il quadro della situazione: “Il rischio – si legge nel documento – è di paralizzare l’attività se non si provvederà nel più breve tempo possibile all’impinguamento del personale”.
“Non si è più in grado – ha scritto il primo cittadino – di rispondere alle esigenze di giustizia di cui questa città necessita. Ecco perché auspico un intervento immediato da parte del Ministero”.
Secondo un decreto ministeriale firmato recentemente, la cosiddetta Terza Area, che è appunto quella sofferente del Tribunale modicano, dovrebbe contenere questi numeri in riferimento al personale: tre dirigenti (per la precisione un direttore e due funzionari giudiziari), tre cancellieri e tre assistenti giudiziari i cui ruoli vengono oggi espletati da dipendenti del comune e ufficiali di Polizia giudiziaria in servizio al locale comando di Polizia municipale. Il problema non riguarderebbe i magistrati: pare infatti che sia in arrivo un secondo sostituto procuratore.
L’attuale procuratore capo – che a oggi non ha un sostituto – il dottor Francesco Puleio ha parlato di una situazione “difficile e delicata a margine di una mole di lavoro che non ricade anche nei comuni viciniori quali Sigli, Ispica e Pozzallo. Un lavoro enorme che è gestito da otto giudici, ma con un solo sostituto”.
La durata dei processi penali è di un anno e tre mesi per i processi di rito monocratico e di un anno e cinque mesi per i processi di rito collegiale. Questi dati e le carenze hanno contribuito sicuramente all’ammissione del Tribunale di Modica nella lista del piano di “Rafforzamento delle capacità d’azione delle Autorità per l’amministrazione della Giustizia della Regione siciliana”, Asse 7 Fondo sociale europeo 2007-2013 per le Regioni convergenza, destinati alla riorganizzazione degli uffici giudiziari della Sicilia, per un importo di 725 mila euro.
 

 
Il documento. Il testo mandato a Roma
 
MODICA (RG) – Nella lettera inviata al ministro della Giustizia Angelino Alfano il sindaco Antonello Buscema ha parlato anche del nuovo Piano carceri, all’interno del quale non è compresa.
“Una scelta – ha scritto il primo cittadino – che aggrava la locale istituzione giudiziaria. Il  carcere tutt’ora aperto in città non è più adeguato a ospitare i detenuti. Peraltro la struttura è ospite all’interno di un complesso monumentale ormai privo di una fruizione turistica e culturale, ossia il convento di Santa Maria del Gesù”.
Il nuovo Piano carceri, di recente firmato al Ministero alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale con delega alle Autonomia locali e alla Funzione pubblica, Caterina Chinnici, prevede la costruzione di nuove carceri a Catania, Marsala, Mistretta e Sciacca. Approvati anche i progetti per la costruzione di padiglioni a Siracusa, Trapani e Caltagirone.
In Sicilia, dunque, 2.400 nuovi posti detentivi per un investimento complessivo di 195 milioni di euro.