PALERMO – Dipendenti a bocca asciutta per tutto il mese? No, di certo. Almeno secondo il sindaco, che continua a gettare acqua sul fuoco di una polemica che si porta avanti da diversi giorni a Palazzo delle Aquile.
“Non esiste alcun problema per il pagamento degli stipendi di febbraio sia per i dipendenti del Comune che per quelli delle aziende partecipate. Entro mercoledì o giovedì, infatti, arriveranno nelle casse dell’amministrazione comunale undici milioni di trasferimenti della Regione”. Queste le parole, telegrafiche, trasmesse attraverso l’ufficio stampa del sindaco Diego Cammarata. La nota precisa che è stato l’assessore regionale Caterina Chinnici a rassicurare Cammarata, che ringrazia l’esponente del Governo regionale per la sollecitudine con cui ha risposto alle richieste del Comune.
“Ho parlato al telefono con l’assessore Chinnici che mi ha informato di essere in procinto di firmare il decreto con cui si procederà all’accredito delle somme – dice Cammarata – e che nei prossimi giorni saranno a nostra disposizione. In questo modo, come ho avuto già occasione di dire, potremo fare fronte alle necessità e pagare senza alcun problema – come del resto è avvenuto finora – tutti gli stipendi”.
L’allarme rosso era stato lanciato già due settimane fa dal vice sindaco, Marianna Caronia, che aveva sentenziato: le casse sono vuote, niente liquidità, gli stipendi non si potranno pagare, la situazione è grave. E aveva annunciato una inedita operazione, “solo contabile”, però: utilizzare parte dei 35 mln € del Cipe per assicurare le mensilità ai dipendenti, che sono quasi 22 mila tra Comune e società controllate e costano più di 50 mln € al mese (ovvero il 70% delle spese correnti).
Sarebbe stata la soluzione per tappare la falla, in mancanza di un’anticipazione finanziaria da parte della Regione. La proposta aveva suscitato le ire, tra gli altri, dei costruttori e dei sindacalisti. Nei giorni scorsi, il sindaco Cammarata aveva invece confermato che gli impegni di spesa previsti per le infrastrutture cittadine sarebbero stati rispettati, senza alcuno “storno” dei fondi Cipe, e aveva anche elencato opere e costi di realizzazione. Adesso, a quanto pare, nell’arco di un paio di giorni al massimo la Regione dovrebbe onorare l’impegno e consentire al Comune di riconoscere le spettanze ai dipendenti. L’emergenza sembra quindi essere rientrata. Almeno per il mese di febbraio.