Appalti truccati, continuano gli interrogatori

PALERMO – Proseguono gli interrogatori degli indagati nell’inchiesta che ha portato all’arresto di Faustino Giacchetto, manager del Ciapi, ente di formazione siciliano, e altre 16 persone accusate di avere dato vita ad un comitato d’affari che si sarebbe appropriato dei 15 milioni di fondi europei e che avrebbe pilotato gli appalti per la comunicazione dei grandi eventi siciliani. Ieri mattina il pm Maurizio Agnello ha sentito i funzionari del Ciapi Sandro Compagno e Carmelo Bellissimo che, secondo l’accusa, avrebbero sottoscritto una serie di documenti falsi, contribuendo a gestire le attività irregolari dell’ente di formazione. I due hanno respinto le contestazioni, addossando la responsabilità su Giacchetto. Il pm ha sentito anche Elio Carreca (ex funzionario dell’assessorato al Turismo, nel settore Grandi Eventi) che ha detto di non conoscere il manager. Carreca ha continuato a negare nonostante il pm gli abbia contestato i numerosi sms mandati al manager e l’interessamento di Giacchetto nell’assunzione del figlio in una società vicina al project manager. Anche Massimiliano Sala (titolare della Filmax), che avrebbe emesso fatture al Ciapi per operazioni inesistenti, interrogato nel pomeriggio, ha detto di non sapere nulla della vicenda. Nei prossimi giorni saranno sentiti anche l’ex presidente del Ciapi, Francesco Riggio, e l’ex assessore regionale Gian Maria Sparma, detenuti a Roma.