PALERMO – Mutuo non sempre fa rima con l’acquisto di una casa. Più spesso si sceglie di richiederlo per ristrutturare la propria abitazione, dato che le spese per i cambiamenti e i progetti desiderati sono solitamente elevate.
È curioso ciò che viene fuori da un’analisi effettuata da “Mutui.it”, il broker on line per la scelta del mutuo, con la possibilità di comparare le proposte dei diversi Istituti di credito, in base a dei parametri quali finalità del mutuo, tasso (variabile, fisso o misto), valore dell’immobile, importo, età, domicilio, reddito e attività del richiedente, durata del mutuo.
I siciliani sono i più maturi: sottoscrivono un mutuo per la ristrutturazione di un’abitazione dopo i 43 anni. I più giovani sono i veneti, che chiedono questo tipo di finanziamento quando ne hanno, invece, 40.
Passando sotto la lente oltre 60.000 richieste di mutuo finalizzate alla ristrutturazione, dalla ricerca effettuata da Mutui.it, emerge che chi sottoscrive un mutuo per la ristrutturazione è generalmente prudente: nel 44% dei casi preferisce il tasso fisso. È, in effetti, molto più forte la tentazione del tasso fisso, anche perché sono le stesse banche a promuoverlo. Gli istituti di credito, come strategia, rivolgendosi prevalentemente alle famiglie nell’offerta di mutui, privilegia i mutui a tasso fisso rispetto a quelli variabili, in previsione della crescita dei tassi di mercato.
Solo il 35% del campione esaminato da Mutui.it opta per il tasso variabile. Chi richiede questo tipo di finanziamento, inoltre, è abbastanza giovane (ha in media 42 anni), si impegna con l’Istituto creditore per più di 20 anni (22,5 il valore medio) e firma un mutuo di 142.000 euro, pari a poco meno della metà del valore dell’immobile che intende ristrutturare (49,6%).
Guardando quest’ultimo dato, la Sicilia, e in generale il Meridione, se ne distanzia. La percentuale del valore dell’immobile che viene finanziata tramite mutuo per ristrutturazione, escludendo il Friuli Venezia Giulia dove si arriva a richiedere un mutuo pari al 55% del valore dell’immobile, è tra le più alte nel Meridione. In questa classifica, infatti, troviamo la Puglia (54%) e al 53% la Sicilia.
L’analisi resa nota da Mutui.it ha evidenziato delle notevoli differenze fra Nord e Sud sia per la percentuale del valore finanziato, come dimostrano i dati, che per le cifre richieste dai mutuatari. I finanziamenti più cospicui vengono chiesti nelle regioni settentrionali: prima fra tutte il Trentino Alto Adige (dove il mutuo medio per la ristrutturazione è pari a più di 183.000 euro), seguita da Toscana (168.000 euro) e Liguria (158.000 euro).
“Ristrutturare significa effettuare un cambiamento radicale al proprio immobile – ha affermato Alberto Genovese di Mutui.it – e comporta spese elevate: per questo ricorrere ad un mutuo rappresenta la scelta più ovvia ed efficace, ma da ponderare con attenzione. Confrontando le offerte di più istituti di credito si riesce a trovare la soluzione che meglio si adatta alla propria situazione economico-finanziaria, affrontando il complesso progetto della ristrutturazione di un immobile in tutta tranquillità”.