Ricerca e innovazione, per le Pmi buone opportunità arrivano dall’Ue

PALERMO – Ricerca e innovazione per le imprese siciliane restano ancora termini poco usati. Certamente nell’ultimo decennio si è fatto qualche passo avanti ma non certamente di pari passo con il resto d’Italia e d’Europa. Colpa di una mentalità che non è saputa crescere adattandosi al mercato, probabilmente.
Tra i maggiori gap delle imprese siciliane (46 per cento degli intervistati), c’è il porre come scopo principale dell’attività, la produzione, la crescita e lo sviluppo, mentre solo il 7 per cento pone in testa agli obiettivi da raggiungere la collaborazione con enti scientifici. Il dato vien fuori da un’indagine di Confindustria realizzata inviando un questionario agli imprenditori siciliani i quali hanno ammesso, inequivocabilmente, che di investimenti in questo versante non ne hanno fatti quasi per nulla.
Spesso i titolari di aziende siciliane si sono lamentati che per investire in ricerca e innovazione servono eccessivi fondi. Adesso però devono dimostrare che sono pronti al grande salto. Infatti è in arrivo l’ennesima misura di finanziamento, questa volta da Eureka e il Settimo Programma Quadro dell’Ue per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico (7PQ), i quali hanno promosso il programma Eurostars che mira a stimolare le imprese ad intraprendere la ricerca collaborativa internazionale e progetti innovativi facilitando l’accesso al finanziamento.
La scadenza per la presentazione dei progetti di ricerca è stata fissata al 24 marzo 2011. L’iniziativa è finalizzata a supportare specificamente le piccole e medie imprese innovative. Il programma si propone di creare un meccanismo europeo sostenibile di supporto alla R&D a favore delle Pmi che effettuano tali attività, incoraggiare le piccole e medie imprese a creare nuove attività economiche basate sui risultati delle attività di R&D e promuovere lo sviluppo tecnologico e imprenditoriale e l’internazionalizzazione delle imprese.
I progetti di ricerca e sviluppo Eurostars possono riguardare qualunque area tecnologica, a condizione che abbiano uno scopo civile e siano mirati a sviluppare un nuovo prodotto, processo o servizio. I consorzi di progetto devono coinvolgere almeno due partecipanti (entità legali) di due differenti paesi aderenti al programma, ossia: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e Regno Unito.
A questa misura si aggiunge quella di recente emanazione esclusivamente per la Sicilia: circa 50 milioni di euro in arrivo per la “Diffusione della ricerca, dell’innovazione e della società dell’informazione”. Di questi oltre 20 milioni di euro sono subito pronti per finanziare lo sviluppo tecnologico delle medie, piccole e piccolissime imprese siciliane. Ed entro l’anno altri 30 milioni di euro verranno destinati alla rete tecnologica e agli istituti di ricerca. Si tratta di altri specifici bandi Ue.
 

 
L’approfondimento. Tante occasioni con i bandi dell’Unione europea
 
I nuovi bandi Ue destinati all’innovazione sono molteplici. I più prolifici sono quelli della misura 4.1.1.2, asse 4, del PO FESR 2007-2013, la cui pubblicazione è imminente. Le imprese avranno 60 giorni di tempo per presentare i progetti. L’istruttoria, di cui si occuperà Banca Nuova, durerà 90 giorni. Le imprese dovranno realizzare i progetti nell’arco dei successivi 18 mesi. “La dotazione finanziaria di questa misura – ha detto Grazia Terranova, dirigente del servizio III dell’assessorato regionale alle Attività Produttive – ammonta a circa 15,5 milioni di euro, ma verrà rimpolpata dalle risorse di altre misure fino ad arrivare circa 20 milioni di euro. L’obiettivo è quello di concentrare i fondi europei su linee di finanziamento che promuovono realmente lo sviluppo tecnologico delle imprese, dando così un’accelerata alla spesa”. Entro l’anno andrà in Gazzetta anche la misura 4.1.2.3, asse 4, del PO FESR 2007-2013, destinata all’offerta di ricerca. In questo caso la dotazione complessiva della misura è di 30 milioni di euro. Quindi di occasione ce ne sono in abbondanza, resta a questo punto solo da sfruttare questo ben i Do per fare il salto di qualità.