Ddl bilancio: all’Ars circola ancora quello di dicembre

PALERMO – Ai nastri di partenza la maratona per approvare i documenti finanziari all’Ars.
La conferenza dei capigruppo ha stabilito che la Finanziaria passerà questa settimana all’esame della commissione Bilancio e la prossima arriverà in Aula, ma la settimana calda sarà quella dopo le festività pasquali. Ed è possibile che si arrivi come lo scorso anno ad approvare il tutto in zona cesarini, nella notte cioè tra il 30 aprile e il primo maggio. Sui contenuti vi è ancora il riserbo più assoluto, ma solo perchè in realtà i contenuti sono legati a ciò che l’assessore all’economia Gaetano Armao riuscirà a portare a casa con il suo viaggio a Roma.
Se lo Stato fornirà alla Sicilia gli strumenti necessari (Fas e quant’altro) allora si potrà parlare di approvazione di Bilancio e soprattutto di Finanziaria. In caso contrario, si dovrà mettere in discussione la sopravvivenza dell’Assemblea regionale siciliana. Soprattutto perché la manovra dovrà passare sotto la mannaia del Commissario dello Stato e non è detto che lo stesso possa apprezzare manovre fittizie per mascherare i conti in rosso.
Mentre l’assessore Armao ribadisce che i documenti finanziari validi sono quelli depositati in commissione Bilancio, il capogruppo dell’opposizione Innocenzo Leontini ribatte: “Il Governo fino ad ora non ha prodotto un bel niente – ha detto –  ci troviamo con i documenti contabili del novembre scorso per cui riteniamo che se una discussione dovrà iniziare lo si potrà fare alla luce di nuove carte. è necessario aggiornare i dati fermi a novembre e devono essere modificati ed integrati. Il tentativo è quello di riuscire ad approvare il Bilancio in tempo utile , non sappiamo se dall’altra parte il tentativo è l’opposto”.
Le sue dichiarazioni sono state rese a margine di una conferenza stampa tenutasi ieri all’Ars e che coinvolge la società di Sicilia E-Servizi.
Il Pdl presenterà in commissione un documento che risponde ad una relazione presentata il 4 aprile in commissione Bilancio (e firmata da Enzo Emanuele) con la quale la giunta regionale aveva, di fatto, “avallato” l’azione della società partecipata della Regione (quota 51%).
Il documento verrà inviato anche alla Corte dei Conti e all’Olaf (ufficio europeo di controllo antifrode).
“La questione merita un approfondimento – ha dichiarato l’on. Innocenzo Leontini –  ecco perché noi abbiamo chiesto anche l’istituzione di una commissione speciale di indagine da parte del Parlamento. Noi riteniamo che i servizi che sono stati messi a fondamento della gara iniziale e cioè la formazione e la gestione di una piattaforma telematica integrata con le sue 16 componenti autonome, sono stati poi integrati al di là di tutto ciò che il capitolato aveva indicato, con tutta una serie di  rapporti e affidamenti diretti, che esulano dalle competenze del capitolato e dalle sue previsioni”.
In poche parole la società partecipata avrebbe monopolizzato così, con l’avallo della Regione, tutto il comparto di informatizzazione senza lasciare spazio alle altre aziende.
Ma tornando alle questioni finanziarie della regione, il Pd ha fatto sapere attraverso il suo deputato Panepinto di volere spiegazioni in commissione Bilancio, alla presenza del Governo per sapere veramente come stanno i conti della Regione.
E lo stesso Presidente della commissione di merito Riccardo Savona ha dichiarato di essere disponibile al confronto, ma solo dopo la rivisitazione dei documenti e la loro attualizzazione perché si tratta di dati forniti a novembre dello scorso anno.