Catania – Aeroporto: per lo scalo Morandi finalmente un “punto di svolta”

CATANIA – Effettuate le verifiche sulle condizioni dell’edificio, bisognerà procedere con alcuni interventi di tipo strutturale per renderlo compatibile dal punto di vista sismico. Il vecchio scalo aeroportuale Morandi, chiuso da ormai diversi anni – precisamente dall’8 maggio del 2007, contestualmente all’apertura della nuova aerostazione – e a lungo lasciato in stato di abbandono, deve essere adeguato alle nuove normative in materia di prevenzione del rischio sismico prima di poter essere riaperto e diventare operativo.
Ad affermarlo è il presidente della Sac (Società Aeroporti Catania), Gaetano Mancini, secondo cui il progetto di recupero del vecchio scalo è arrivato, dopo un lungo periodo di impasse, a un punto di svolta.
“Riguardo alla questione – ha spiegato – avrei voluto una tempistica migliore, ma purtroppo ci sono stati intoppi di tipo amministrativo, dal momento che l’utilizzo del vecchio scalo passa necessariamente per una verifica della compatibilità con la normativa antisismica, cui deve adeguarsi”.
Il problema sarebbe sorto dal momento che la struttura è stata chiusa cosa che, diversamente dalle opere pubbliche realizzate precedentemente la nuova normativa, impone la necessità di adeguamento a quest’ultima.
“Abbiamo fatto una gara – ha aggiunto Mancini – che, finalmente, è arrivata a conclusione e, dalle prime informazioni sappiamo che, in gran parte, la verifica ha dato risultati positivi. Ci sono alcuni tipi di sollecitazioni che andranno ulteriormente verificate e sarà necessario effettuare una serie di interventi di tipo strutturale per rendere lo scalo compatibile dal punto di vista sismico, ma è tempo che abbiamo perso positivamente”.
Una volta verificata ogni cosa, dunque, sarà possibile avviare i lavori per la riqualificazione della stazione Morandi, che dovrebbe diventare il terminal per i voli low cost nell’ambito del Piano industriale della Sac, anche se, quando questo sarà possibile, non è dato saperlo. Così com’è difficile prevedere i tempi per la realizzazione della nuova pista, altro passo fondamentale per la crescita dell’aeroporto catanese.
“In questa fase – ha sottolineato Mancini – ci stiamo confrontando con le Ferrovie. Passerà del tempo, ma nei giorni scorsi l’Enac ha assunto su di sé il tavolo della definizione tecnica della questione, per cui si spera che a breve ci sarà una riunione con tutti i soggetti interessati per mettere la parola fine”.