Immobili: stop evasione e dati al Catasto

PALERMO – Dove il cittadino non si adegua, intervengono i pubblici ufficiali. è scaduto ieri il termine ultimo per l’accatastamento spontaneo dei fabbricati non iscritti al Catasto, i cosiddetti “immobili fantasma”, o che, a seguito di interventi edilizi, hanno subito modifiche o variazioni di destinazione d’uso non dichiarate all’Agenzia del Territorio.
Dopo le proroghe previste dal legislatore, a partire dai prossimi giorni inizieranno, su tutto il territorio nazionale, i sopralluoghi dei tecnici dell’Agenzia, allo scopo di raccogliere i dati su ogni singolo immobile, necessari all’attribuzione della rendita catastale presunta. Tale rendita verrà iscritta transitoriamente in Catasto e consentirà di riscuotere i tributi erariali e locali, gli oneri e le relative sanzioni, con decorrenza 1° gennaio 2007.
In virtù dell’accordo raggiunto con il Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati, i professionisti, in alcune province selezionate congiuntamente, collaboreranno, a titolo gratuito, con l’Agenzia nelle attività di sopralluogo, propedeutiche all’attribuzione della rendita.

Affissione all’Albo pretorio dei Comuni
Tale rendita, che verrà notificata mediante affissione all’albo pretorio dei Comuni in cui sono ubicati gli immobili, sarà determinata sulla base del classamento e della consistenza di ciascuna unità immobiliare, tenendo conto anche di ogni altro elemento conoscitivo desunto dalla documentazione disponibile presso gli Uffici provinciali dell’Agenzia, nonché degli eventuali elementi tecnici scaturiti dalla preziosa collaborazione di tutti i Comuni interessati.

Questa procedura rappresenta il primo passo verso la regolarizzazione degli immobili che non risultano dichiarati al Catasto, cui farà seguito l’attribuzione, in via definitiva, della rendita catastale mediante dichiarazione di parte, ovvero in surroga, da parte dell’Agenzia.
Tali operazioni, pertanto, permetteranno all’Agenzia del Territorio di realizzare un duplice risultato: il contrasto all’evasione fiscale in campo immobiliare ed il completamento delle banche dati catastali, che consentiranno di fornire a tutti gli utenti pubblici e privati servizi sempre più efficaci per il governo del territorio.
Considerato che la scadenza per la presentazione delle dichiarazioni di aggiornamento catastale coincideva con il giorno 30 aprile non lavorativo, il termine ultimo è stato posticipato alla data del 2 maggio.