La decadenza di Berlusconi non è ancora all’ordine del giorno

ROMA – La conferenza dei capigruppo del Senato non ha fissato una data per l’approdo in aula della procedura di decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di senatore. La relazione sul leader Pdl condannato per frode fiscale, redatta dal presidente della Giunta per le elezioni Dario Stefàno (Sel) e votata in Giunta a maggioranza, non è stata ancora formalmente trasmessa al presidente del Senato Pietro Grasso, ragione per cui la capigruppo non ha trattato la questione. Al momento nel calendario dell’aula (che è stato fissato fino a fine ottobre ma nulla impedisce possa essere modificato da una nuova riunione dei capigruppo), quindi, il caso Berlusconi non c’è.
Cresce intanto il dibattito sul voto palese o segreto. “Il fatto che il Pd si dichiari a favore del voto palese, a dispetto del regolamento vigente, della prassi parlamentare e dei principi più elementari posti a salvaguardia della libera coscienza dei parlamentari, è una vergogna e si spiega solo con la volontà da parte del Pd di mettere in discussione quel minimo di coesione e di rispetto reciproco su cui si può fondare una alleanza di governo”, ha detto Sandro Bondi, coordinatore del Pdl.