Catania – Il nuovo Regolamento edilizio pronto dopo 50 anni di attesa

CATANIA – Riordino della materia edificatoria e snellimento delle procedure. La bozza definitiva del nuovo Regolamento edilizio comunale, presentata dal sindaco Raffaele Stancanelli ai segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, ai presidenti provinciali di Ance, Ordini professionali degli architetti, ingegneri, agronomi, geologi, geometri, ai vertici delle organizzazioni sindacali della Federarchitetti, dell’InarSind e al direttore dell’Ingv di Catania, di fatto avvia l’iter per quella che per la città potrebbe essere una piccola rivoluzione in campo edilizio e urbanistico.
In attesa del Piano regolatore generale, relativamente al quale ancora tutto tace, il nuovo regolamento, atteso da oltre mezzo secolo, servirà a rendere più agevole e velocizzare il lavoro degli uffici e dei progettisti privati, al fine di migliorare sensibilmente la qualità urbana e ambientale e prevenire il rischio sismico.
Un nuovo strumento di pianificazione urbanistica, dunque, che secondo quanto affermato dal primo cittadino, non solo tiene conto della situazione di Catania oggi, della necessità di considerare l’impatto ambientale, paesaggistico e culturale della città, ma anche della sua conformazione, delle caratteristiche geomorfologiche e climatiche.
“Il nuovo regolamento edilizio – ha spiegato Stancanelli – che presentiamo dopo oltre un anno di intenso lavoro della Direzione Urbanistica, è uno strumento fondamentale che si integra con il Piano regolatore poiché definisce i parametri tecnici con i quali concretizzare le previsioni urbanistiche”.
Piano regolatore che, assicura Stancanelli, nelle prossime settimane arriverà in Consiglio comunale per essere discusso.
Differenti i commenti delle varie associazioni di categoria, tutte comunque concordi nell’apprezzare l’apertura dell’amministrazione e nell’indicare come l’edilizia uno dei volani per il rilancio dell’occupazione e dell’economia. Su un punto in particolare, però, si sono levate le critiche, in particolare dell’associazione nazionale costruttori edili: il risanamento conservativo degli edifici del centro storico. Secondo l’associazione, infatti, non tutti gli edifici sarebbero di pregio architettonico o artistico o, comunque, recuperabili e potrebbero essere sostituiti da elementi di architettura moderna, come nelle grandi città.
Il nuovo regolamento, comunque, dovrà ora essere approvato dal Consiglio comunale, cui spetta l’ultima parola.