La “Cenerentola” di Prokofiev incanta il pubblico catanese

CATANIA – Non ha deluso le aspettative dell’esigente pubblico catanese il balletto “Cenerentola” di Sergej Prokofiev che, nella serata di martedì 7 giugno,  ha debuttato con successo nel “tempio etneo della musica” per antonomasia, ovvero il Teatro Massimo Bellini di Catania.
L’allestimento è quello proposto da Les Ballets de Monte-Carlo, storica formazione diretta dal coreografo Jean-Christophe Maillot, nella sua prima esibizione nel capoluogo etneo.
Si tratta di un allestimento molto diverso da quelli proposti fino ad oggi, sicuramente  più “fiabesco” ma di certo non meno efficace nel deliziare il pubblico che alla fine dei tre atti dello spettacolo, ha espresso viva soddisfazione applaudendo sonoramente ballerini ed orchestra.
Le precedenti versioni di Cenerentola, dicevamo poc’anzi, si sono quasi sempre ispirate più al cartoon di Walt Disney che alla fiaba di Perrault. La Cenerentola del balletto di Montecarlo, invece, è proprio un racconto in fiaba, con tanti tableaux che sembrano sogni, con i costumi sgargianti ed eccentrici di Jerome Kaplan, le curiose scene di Ernest Pignon-Ernest, e le luci abbaglianti di Dominique Drillot.
Il corpo di ballo ha eseguito con maestria il compito affidatogli, così come l’orchestra del Bellini, affidata alla direzione di Nicolas Brochot, alle prese con una partitura leggermente modificata nella scansione dei pezzi per dare organicità a un racconto che il coreografo Maillot ha voluto il più possibile onirico.
Sul palcoscenico, a spiccare è stata l’esibizione di Cenerentola, Anja Behrend, e del Principe, Alexis Oliveira, Applauditissimo anche il maestro Brochot ed il coreografo Maillot. Si replica fino a domenica prossima, 12 giugno.
Dopo la pausa estiva, la stagione lirica del Teatro Massimo Bellini di Catania riprenderà in autunno, il 13 ottobre, con la prima dell’opera di Gaetano Donizetti, “Le convenienze ed inconvenienze teatrali”, regia di Beppe di Tommasi. E poi, l’ultimo appuntamento è previsto a dicembre con il “Rigoletto” di Giuseppe Verdi.