“La grande bellezza” di Paolo Sorrentino ha vinto un Golden Globes. Era dal 1989 (con “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore) che l’Italia non arrivava a stringere tra le mani l’ambito premio. La corsa è ancora lunga ma non sono in pochi a scommettere sull’Oscar; giovedì prossimo saranno annunciate le candidature. Il giornalista mondano, Jep Gambardella, col suo fare cinico e distaccato ci conduce dentro una Roma mondana, fatta di feste notturne, rumori assordanti e silenzi incolmabili. Un occhio critico e mai banale che non si rifugia in un finale dai toni negativi e spenti ma che rilancia ad una scossa culturale e non solo. “Grazie Italia, questo è un Paese davvero strano ma bellissimo”, ha detto Sorrentino nel ritirare il premio. Non se lo aspettava, ha poi raccontato. Il film di Sorrentino “Non mi è stato anticipato niente, è stata una grande emozione. Agli americani è piaciuta la libertà con cui è stato utilizzato il mezzo cinematografico e questa grande cavalcata dentro Roma e una certa umanità”. Sorrentino si gode il momento di gloria e il ricordo della serata speciale che si è appena conclusa. “Ero seduto accanto a Bono che si è mostrato molto felice del fatto che avesse vinto il nostro film”. I Golden Globes Awards si sono tenuti all’Hilton di Beverly Hills e hanno visto vincere “12 anni schiavo”, miglior film drammatico e “American Hustle – L’apparenza inganna”, migliore commedia. Il premio, organizzato da 71 anni a questa parte dall’Hollywood Foreign Press Association è considerato da sempre un buon indicatore di cosa succederà fra un mese e mezzo quando la stagione dei premi si concluderà con l’assegnazione degli Oscar (il 2 marzo). Matthew McConaughey ha vinto il premio per il migliore attore drammatico per “Dallas Buyers Club”, e Leonardo Di Caprio, vincitore dell’analogo premio nella categoria migliore attore brillante per la sua interpretazione nel film di Martin Scorsese “The Wolf of Wall Street”.
Adriano Agatino Zuccaro