Biomasse, buttati 180 milioni di euro l’anno

PALERMO – La Sicilia nasconde un patrimonio tra i propri rifiuti. Si tratta delle biomasse, cioè gli scarti dalle lavorazioni in agricoltura, che possono essere utilizzate come fonte di produzione di energia rinnovabile, oppure come materiale da vendere ad aziende estere che sarebbero disposte a pagarle fino a 90 euro alla tonnellata.
L’Isola, in realtà, non agisce in nessuno dei due ambiti, e questo patrimonio di circa 2 milioni di tonnellate, pari a circa 180 milioni di euro, resta letteralmente ammassato tra la “monnezza” dell’Isola. La Sicilia, infatti, sfrutta soltanto il 22% della propria produzione di biomasse.
Intorno all’anno zero anche la produzione dei biocarburanti che potrebbe costituire invece fattore importante in rapporto alle richieste imposte alle normative dell’Ue. (continua)