Petrolchimici, bombe innescate

PALERMO – L’ultima mappa del rischio tsunami nel Mediterraneo certifica la Sicilia come una delle aree a maggiore rischio. A fronte di questa eventualità gli impianti industriali dell’Isola, che, tra l’altro, rientrano nella tipologia a rischio incidente rilevante, non sembrano in grado di garantire una prevenzione in grado di rassicurare gli scienziati.
Gli studi dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile), spiegano come in assenza di una normativa specifica in proposito non ci siano praticamente garanzie sullo stato di messa in sicurezza degli impianti in caso di maremoto.
Anche sul rischio sismico l’industria si presenta in ritardo, e, per mettersi al passo coi tempi della progettazione antisismica, saranno necessari cospicui investimenti. (continua)