PALERMO – Più sprechi, più costi, più sperpero di soldi pubblici. I dati sui costi delle nove Province regionali dell’Isola parlano chiaro: più di 550 milioni di euro è l’importo totale delle spese correnti che la Sicilia paga per mantenere questi Enti dove albergano nove presidenti, più di 300 consiglieri e più di 90 assessori.
Si tratta di enormi ‘macchine burocratiche’ che secondo lo Statuto siciliano non avrebbero neanche i poteri per legiferare in maniera diretta, visto che spetterebbe alla Regione la competenza completa in materia di circoscrizione, ordinamento e controllo degli enti stessi. E proprio in questi giorni il dibattito sull’abolizione delle Province torna prepotentemente alla ribalta nelle aule del Parlamento, in quelle dell’Assemblea regionale siciliana e tra i cittadini. (
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