Opinare diversamente significherebbe svuotare di contenuto la previsione del voto limitato, che invece, tradizionalmente, in democrazia, è previsto per garantire alle minoranze politiche la possibilità di esprimere i propri rappresentanti”. Canta vittoria il sindaco Camillo Iovino: “Una sentenza del Tar ci dice che avevamo ragione e condanna, implicitamente, oltre che la singolare visione giuridica di Pd ed Udc, la distorta logica della democrazia e della partecipazione che hanno questi due gruppi politici”.
La sentenza fa riferimento anche al parere negativo che il settore finanziario e la segreteria generale avevano posto all’emendamento che ha portato alle tre singole votazioni. Non si scompone più di tanto il segretario del Pd Mino Spezia: “Prendiamo atto della sentenza del Tar e la rispettiamo. Invitiamo il presidente del Consiglio a convocare, al più presto, l’aula per eleggere i nuovi revisori”.