Domenica 8 maggio torna l’appuntamento annuale “Chiese Aperte”, manifestazione promossa in ambito nazionale da Archeoclub d’Italia in collaborazione con le diocesi locali. In Sicilia apriranno al pubblico: chiese, conventi, monasteri, oratori.
Ecco alcune delle tante bellezze del patrimonio storico culturale che sarà possibile visitare, come annuncia Pippo Cosentino, coordinatore Archeoclub D’Italia Sicilia.
Aidone (Enna): chiesa Madonna delle Grazie con altare di legno dipinto in stile barocco; chiesa di San Lorenzo di epoca normanna con altare maggiore della fine del Seicento. L’edificio sorge lungo via Roma, principale arteria del borgo medievale che conduce al punto più alto dell’abitato, dove si conservano i ruderi dell’antico castello normanno, il cosiddetto Castellaccio. Nella sagrestia c’è un piccolo Museo di Arte Sacra con preziosi manufatti di proprietà di questa e altre chiese di Aidone; Lentini (Siracusa): chiesa di San Francesco Di Paola, con altare maggiore in pietra rivestita da lastre di vetro e organo con cassa rastremata finemente decorata e riccamente intagliata, sormontata da fastigio e volute a riccio laterale; Paternò (Catania): chiesa di San Marco del periodo normanno; chiese Cristo al Monte e San Giacomo Apostolo Maggiore. Porto Empedocle (Agrigento): chiesa di Maria SS. del Buon Consiglio.
Nell’Isola “Un progetto pilota nazionale inserisce 18 chiese di 8 borghi del Parco Nazionale delle Madonie in un unico itinerario dedicato ad uno scultore carrarese del ‘500”, dice Pippo Cosentino, coordinatore Archeoclub D’Italia Sicilia. Sarà possibile visitare: Cattedrale, l’Annunziata, Santuario di Gibilmanna a Cefalù; chiesa Madre dei Santi Pietro e Paolo, Badia e Santa Maria di Gesù a Caltavuturo; chiesa di San Cataldo e chiesa Madre di San Nicolò a Gangi; chiesa di Santa Maria La Porta a Geraci Siculo; chiesa Madre dei Santi Pietro e Paolo, Loreto e chiesa Madre, chiesa di San Giovanni Battista, Santa Maria della Fontana e Chiesa della Trinità Badia a Petralia Sottana; chiesa di Santa Maria Assunta a Polizzi Generosa; chiesa di Santa Maria De Francis e chiesa Madre di San Giorgio a San Mauro Castelverde.
“In Sicilia spiega – Pippo Cosentino – ci sono ben 18 chiese, in 8 comuni che hanno 8 opere dello stesso artista e di un artista non siciliano. Si tratta dello scultore toscano Francesco Del Mastro, risalenti al periodo che va dal 1510 al 1535. Con Chiese Aperte, la manifestazione nazionale di Archeoclub D’Italia, l’8 Maggio, offrirà l’opportunità di compiere un’escursione lungo questi 8 borghi delle Madonie. Tante storie diverse in un’unica storia”. La manifestazione è in collaborazione del Servizio Pastorale Turismo, Tempo Libero, Sport e Apostolato del Mare e il Patrocinio della Diocesi di Cefalù.
“Il tema scelto – continua Cosentino – è strettamente collegato alle attività di conoscenza e divulgazione del patrimonio storico artistico del territorio, promosse dall’associazione Archeoclub D’Italia e confluite nel libro ‘Ta Archàia. Esperienze di divulgazione culturale a cura dell’Archeoclub d’Italia sede di Cefalù’ e si incentra sul contributo scientifico che lo storico dell’arte professore Giuseppe Fazio, ha dedicato alla figura dello scultore toscano Francesco Del Mastro. Seguendo il percorso segnato dalle sculture di Francesco del Mastro da Cefalù a Caltavuturo, da Gangi a Geraci Siculo, da Petralia Soprana e Sottana a Polizzi Generosa e San Mauro Castelverde – ha concluso Cosentino – la manifestazione Chiese Aperte, ci dà l’opportunità anche quest’anno di conoscere un importante e inedito tassello della Storia dell’Arte delle Madonie e di riflettere sull’interessante tema della mobilità degli artisti e delle maestranze che nei secoli hanno attraversato e arricchito il nostro territorio.
Il programma della manifestazione “Chiese aperte 2022” prevede una prima parte dedicata alla conoscenza dell’artista e delle sue opere madonite e una seconda parte dedicata alla fruizione pubblica delle chiese diocesane che ne custodiscono al loro interno le opere. Le chiese che fanno parte dell’itinerario madonita saranno aperte al pubblico domenica 8 maggio dalle 10 alle 13 e dalle 16,30 alle 20 grazie ai volontari di Archeoclub D’Italia. L’evento Archeoclub D’Italia, giunto alla 28esima edizione, torna in presenza dopo tre anni.