PALERMO – Sembra ad una svolta in Sicilia il contrasto all’abusivismo commerciale del pane. In arrivo un inasprimento delle pene per chi utilizza questa pratica commerciale scorretta.
Un primo passo in avanti anche se questo non basterà: bisognerà infatti prevedere anche dei massicci controlli per far rispettare le nuove regole. Intanto le organizzazioni di categoria e la Regione vanno avanti facendo un passo alla volta e in questi giorni si sono incontrati mettendo a punto dei ben precisi traguardi. A farlo l’assessore alle Attività produttive Marco Venturi d’intesa con Confartigianato Sicilia, Cna Sicilia, Casartigiani, Claai, Assipan-Confcommercio e Fenapi, cioè vale adire le maggiori sigle che rappresentano i panificatori.
Al centro della riunione, le integrazioni e le eventuali modifiche al “Titolo nono-Attività di panificazione” della riforma che disciplina il commercio in Sicilia, che a settembre sarà presentata alla giunta regionale.
“Questo è il primo vero passo per la regolamentazione di un settore da sempre scarsamente considerato – afferma Roberta Troja, responsabile regionale Confartigianato panificatori – nonché un primo importante step per la lotta all’evasione e all’abusivismo, attraverso l’inasprimento delle sanzioni, che potrebbero arrivare, in base alle nostre richieste, alla confisca del mezzo di trasporto con il quale si effettua la vendita abusiva del pane”.
Il progetto legislativo regola le aperture domenicali e festive con un regime di turnazione pianificato tra le organizzazioni datoriali ed i Comuni, a cui le associazioni vorrebbero aggiungere l’identificazione e la tutela del ruolo professionale dei panificatori, garantendo in tal modo standard qualitativi tutelando la sicurezza dei consumatori e la salute pubblica. Da non dimenticare che in ballo c’è anche un disegno di legge quadro sulla panificazione in Sicilia che è stato presentato nel febbraio scorso. Per la prima volta, non solo nell’Isola ma anche a livello nazionale, è avvenuta la presentazione di un disegno di legge quadro elaborato e sottoscritto dai panificatori siciliani e che si trova all’esame del governo regionale per la sua approvazione.
Tale documento, sottoscritto da tutte le sigle sindacali dei Panificatori della Sicilia (Assipan Confcommercio, Cna Alimentari, Claai, Casa Artigiani, Confartigianato e Fenapi) riguarda il riassetto del sistema della panificazione in Sicilia riferito alle problematiche del settore: lavoro domenicale e festivo, formazione professionale, lotta all’abusivismo, confezionamento del prodotto pane, vendita al domicilio del consumatore, produzione del pane. Progettualità tutte indirizzate alla rivalutazione del sistema della panificazione, perseguendo però una maggiore regolamentazione per la produzione del pane. “La nostra categoria – sottolinea il presidente provinciale dei Panificatori Assipan Confcommercio, Giacomo Zimbardo – chiede di essere legittimamente messa, nelle condizioni di esercitare l’attività professionale con i requisiti della serietà e della certezza del diritto”.
Ars. III Commissione condivide le richieste
Nel corso delle varie audizioni per l’esame del ddl, i componenti della III Commissione all’Ars hanno condiviso quanto esposto dalle rappresentanze delle organizzazioni sindacali di categoria, preannunciando il loro impegno per la definitiva risoluzione della problematica, in quanto era emerso che la logica sinora seguita del liberismo e dell’annullamento delle regole non aveva che generato il caos. Si è ritenuto fondamentale procedere per il ripristino della chiusura domenicale e festiva quale caposaldo del rispetto della dignità delle persone. Inoltre, la norma tutela maggiormente i consumatori, poiché rende più controllabile ai fini della vigilanza, la produzione, la provenienza ed il commercio del pane. L’attuazione in Sicilia del Decreto Legislativo 194/08, la necessità di adeguare la normativa regionale in materia di somministrazione dei prodotti alimentari artigianali e la lotta all’abusivismo nel settore della panificazione, sono i temi più scottanti che urgono di una risposta immediata da parte della Regione Sicilia secondo Tindaro Germanelli e Girolamo Giglio, rispettivamente segretario e presidente regionale dell’Unione Cna Alimentare.