Dall’assessorato all’Ambiente apertura al contributo geologi

SIRACUSA – Riordino delle coste, salvaguardia del territorio dal rischio idrogeologico, istituzione del “geologo di zona”, aggiornamento della norma che regola gli studi geologici a supporto dei piani regolatori generali e rischio sismico della Sicilia. Sono alcuni degli argomenti affrontati nel corso dell’incontro fra l’assessore regionale al Territorio e ambiente, Gianmaria Sparma, e il Consiglio dei geologi di Sicilia.
Dall’incontro è emerso che ci sono a disposizione oltre 100 mln per il territorio e l’ambiente: tra gli impegni prioritari i seguiti della direttiva alluvioni. Per quanto concerne il rischio idrogeologico, Sparma ha ricordato la scadenza del 2013 per l’adozione del piano di piano di gestione sul rischio alluvioni – al momento è stato realizzato circa il 40 per cento delle “carte” regionali del rischio ambientale – ribadendo l’apertura al contributo dei geologi.
Viva soddisfazione è stata espressa dal presidente dei geologi siciliani, Emanuele Doria, che ha voluto però sottolineare ancora una volta “la carenza dei geologi nella Pubblica amministrazione”, illustrando all’assessore la bozza di Ddl elaborata dal consiglio sulla riorganizzazione del servizio geologico regionale, con la razionalizzazione di competenze attualmente sparse tra vari enti, che istituisce, contestualmente, la figura del geologo di zona.
Analoga sollecitazione è giunta anche dal consigliere Biagio Privitera, mentre il vicepresidente Carlo Cassaniti ha posto l’accento sulla “mancanza  di una riforma organica del territorio, in quanto esiste una eccessiva frammentazione di competenze per studiare singoli fenomeni come, ad esempio, le frane”.