Clonazione bancomat in aumento

CATANIA – Il fenomeno della clonazione delle carte di credito e dei bancomat è particolarmente insidioso in quanto il titolare si accorge dell’uso illecito della carta con notevole ritardo e, in genere, a causa di prelievi fraudolenti sul proprio conto. Per questo è sempre consigliato verificare con periodicità che nell’estratto conto non risultino prelievi anomali. A tal fine ormai gli Istituti consigliano l’utilizzo anche dei sistemi di avviso, mediante sms, dell’avvenuta esecuzione di un’operazione sul conto ed inoltre  dispongono del servizio di blocco automatico nel caso in cui il cliente abbia superato il plafond giornaliero o mensile,assegnato o convenzionato.
Le truffe, però, si basano su sistemi sempre più sofisticati, ideati allo scopo di carpire il numero della carta, ed il codice pin. Il metodo attualmente più in voga è quello dell’utilizzo, presso lo sportello ATM, delle tecniche Skimmer, mediante l’installazione di un lettore di dati magnetici sopra a quello dove viene infilata normalmente la carta e di una microtelecamera, per individuare il codice digitato.
E’ buona norma, quindi, coprire la mano mentre si digita il codice, ma a volte però, questa semplice tecnica non è sufficiente per mettersi al riparo, dato che, in altri casi, al posto della microtelecamera viene utilizzata una seconda tastiera, posizionata sopra quella dello sportello e dotata di sistema di decriptazione del codice digitato. In questi casi, pertanto, può essere utile fare attenzione a qualsiasi anomalia che si riscontra negli spazi dello sportello verificando che sopra la fessura del bancomat non si trovino, ad esempio, altre apparecchiature o microcamere che di norma non presenti.
In caso di avvenuta clonazione, il titolare deve provvedere immediatamente al blocco presso la banca o mediante numero verde e presentare denuncia presso Polizia, Carabinieri o altre forze dell’ordine.
E’ utile dettagliare il più possibile la lista dei movimenti fraudolenti, con data, ora della transazione, importo e se possibile il luogo dove è stata effettuata. La banca è, infatti, responsabile nei confronti del cliente/consumatore e risponde integralmente degli importi addebitati in maniera fraudolenta, ma soltanto se il cliente proverà di aver agito con diligenza nell’uso e nella conservazione della carta. A tal fine è importante conservare la carta dopo il blocco, per attestare che non è stata smarrita ed inoltre chiedere l’acquisizione delle immagini a circuito chiuso filmate dalle telecamere dell’Istituto.
Le banche dispongono di norma di una copertura assicurativa, ma di fronte al rifiuto a risarcire il danno, si consiglia di insistere, ricorrendo al proprio legale o a un’associazione di consumatori, poiché, se chiamata in giudizio, dovrà risarcire.