Politica in fermento forse elezioni più vicine

PALERMO – La settimana politica è incentrata sulla ricerca da parte delle forze parlamentari per trovare una formula che permetta di portare a termine questa legislatura. Ma nubi all’orizzonte si avvicinano minacciose. L’Udc rischia dividersi. Ieri pomeriggio, infatti, si è svolta una riunione della corrente facente capo al segretario provinciale Mario Parlavecchio, oltre un centinaio di partecipanti fra cui molti consiglieri comunali, con all’ordine del giorno lo scontro frontale con il segretario regionale Gianpiero D’Alia che appoggia Pier Ferdinando Casini. Un contrasto talmente aspro che, secondo alcuni rumors, potrebbe spingere il deputato regionale ad abbandonare il partito. Dopo la prima divisione dell’Udc, una cui costola è diventata il Pid, con a capo il ministro dell’Agricoltura Saverio Romano.
Il motivo della polemica è la nomina da parte D’Alia, ad inizio agosto, di un coordinatore per l’area metropolitana di Palermo, l’ematologo Pietro Di Marco, non concordata con i vertici provinciali e cittadini dell’Udc. “Una decisione presa d’imperio – ha dichiarato Parlavecchio – che mi ha amareggiato. Non è così che ci si comporta in un partito democratico e con delle regole”. “Non capisco poi di quale area metropolitana si stia parlando, se almeno ci fosse aboliremmo le province”, aggiunge Parlavacchio, che continua: “Non accetto questo modo di operare e non riconosco un segretario regionale che agisce in questo modo. Se continuiamo così, questo partito alle prossime comunali non arriverà nemmeno al 5 per cento”.
Il Pd, per bocca del suo segretario regionale Giuseppe Lupo, chiede che le regionali siano anticipate di un anno, o quasi, che si svolgano le primarie e che ci sia un accordo politico fra i componenti della maggioranza che sostengono il Governo Lombardo.
Alleanza per la Sicilia (Aps), boccia primarie ed elezioni anticipate e promuove il lavoro del Governo con una menzione speciale per l’assessore Missineo (Beni culturali). Aps raccoglie le adesioni dei due deputati regionali dell’Api di Rutelli, il cui partito è così rimasto fuori dall’Assemblea, il che non significa che esce dalla coalizione. Api condivide le posizioni di D’Alia (Udc) che non vuole le primarie. Pdl, Forza del Sud e Pid, i partiti di opposizione rappresentati all’Ars  chiedono da lungo tempo elezioni anticipate.
Sul fronte dell’attività parlamentare Giovanni Barbagallo (Pd) ha presentato un disegno di legge di sostegno alle famiglie numerose. La proposta si articola in misure mirate “ad offrire un sostegno economico reale alle famiglie numerose e a migliorarne il benessere e la qualità della vita”. “La classe dirigente regionale – dice Barbagallo – ignora la povertà e non adotta provvedimenti per tutti coloro che vivono in situazioni di marginalità. È stata cancellata dall’agenda del governo Lombardo l’esistenza di una enorme questione sociale, che non riguarda soltanto la crisi economica, la disoccupazione, la povertà crescente ma anche la totale assenza di politiche per la famiglia. Sostenere le famiglie e, in particolare, quelle numerose costituisce un dovere ineludibile. Il Governo Lombardo – conclude il parlamentare – é chiamato ad interessarsi dei problemi seri e drammatici delle famiglie siciliane”.