PALERMO – L’attività amministrativa del Comune continua ad essere paralizzata. Nel fuoco incrociato tra il sindaco e i consiglieri comunali, si interpongono adesso le parti sociali, che denunciano, esempi alla mano, la grave situazione di stasi.
“Basta con l’immobilismo del Consiglio comunale, che sta ulteriormente danneggiando un’economia già fortemente in crisi. Il sindacato non intende più assistere al rinvio del varo di importanti provvedimenti come il Piano regolatore del porto, il piano per la costruzione di alloggi il Peep, i Prusst, insomma delibere che sbloccherebbero investimenti che potrebbero ridare ossigeno alla città ormai in ginocchio”.
Così Mimmo Milazzo, segretario generale della Cisl di Palermo, ha inveito, annunciando: “Insieme alle altre sigle sindacali, alle forze imprenditoriali ed economiche della città, siamo pronti ad azioni eclatanti di protesta contro questa evidente incapacità gestionale della politica palermitana”. E aggiungendo che “non è più tollerabile che le commissioni consiliari si riuniscano causando un aumento dei costi della politica, e che, di fatto i provvedimenti deliberati non ricevano il sì di Sala delle Lapidi”.
Al presidente del Consiglio comunale Milazzo chiede “di convocare subito i capigruppo e stilare un calendario di lavori che programmi con certezza le sedute d’aula che devono però portare all’approvazione in tempi brevi di tutti questi importanti provvedimenti. Non ci interessano – conclude il segretario – le beghe politiche che portano a queste sterili sedute del Consiglio, chiediamo uno scatto di responsabilità a tutti i consiglieri affinché giunga una svolta che non può più essere rinviata”.
Durante il comitato esecutivo, il segretario ha ribadito le richieste rivolte a Palazzo delle Aquile nel corso dell’ultimo consiglio generale del sindacato. Fra queste, la riduzione dei consigli di amministrazione delle partecipate, il riordino delle stesse (Amia, Amat, Amg e Amap), l’approvazione del piano di edilizia particolareggiato, il Pep per avviare i cantieri che ridarebbero ossigeno all’economia della città, e infine il riordino della struttura amministrativa del comune per renderla più consona rispetto alle mutate esigenze della città e in particolare, ha concluso Milazzo “la creazione di una apposita struttura che si occupi dell’evasione fiscale dato che la legge 148 che ha approvato la finanziaria di fine estate prevede un super incentivo del 100% per la partecipazione dei Comuni nell’attività di accertamento tributario per il triennio 2012-2014”.
Proprio alcuni giorni fa il presidente del Consiglio comunale, Alberto Campagna, aveva commentato usato parole dure per commentare la situazione di stallo: “frammentazione politica e ostruzionismo delle opposizioni”. Opposizioni che di fatto ormai detengolo la maggioranza a Sala delle Lapidi, mentre il sindaco Cammarata è sostenuto da 21 consiglieri su 50. E all’ordine del giorno si accumulano argomenti che non vengono mai trattati. Nel corso della seduta già convocata, per esempio, per oggi alle 19, i punti da discutere, dovrebbero essere ben 186.