Palermo – Le fibrillazioni politiche degli alleati che appoggiano il governo Lombardo e le amministrative del 2012 oggi sono al centro dell’attenzione della politica siciliana. L’occasione si presenta a Palermo, in casa Pdl e Fli, con due eventi a cui partecipano Angelino Alfano e Gianfranco Fini.
Il segretario politico del Popolo delle libertà è nel capoluogo siciliano per inaugurare la nuova sede del coordinamento regionale. Al termine discute con i parlamentari e gli amministratori del partito, ed è l’occasione per trattare tutte le questioni isolane.
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, incontra gli industriali e poi si sposta al Teatro Politeama per aprire il tour nazionale di Futuro e libertà. In Sicilia i futuristi aprono la prima tappa di un viaggio organizzato per costruire “L’Italia in cui credere”, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
Tra gli organizzatori dell’incontro c’è Alessandro Aricò, coordinatore regionale vicario, segretario provinciale e parlamentare all’Ars: “Dall’Emilia Romagna alla Sicilia e in tutto il territorio nazionale – afferma – c’è bisogno di una svolta. Palermo può rappresentare il punto di partenza di un cambiamento oramai non più prorogabile”.
Intanto il Partito democratico attende nell’Isola il segretario nazionale Pier Luigi Bersani per affrontare le questioni dell’alleanza con il governo Lombardo e con il Terzo polo (Mpa di Lombardo, Udc, Api, e Fli). All’Assemblea regionale siciliana i democratici sono spaccati su questo fronte.
Ieri all’all’Ars, il Movimento per l’autonomia, partito del presidente della Regione, ha cercato di calmare gli animi del Pd che si era sentito “estromesso” su questioni ambientali e di legalità. I democratici finora su molte riforme, in primo piano la sanità, hanno appoggiato il Governo.
Oggetto dello scontro, un disegno di legge sulla valorizzazione delle coste firmato dai membri dell’Mpa Francesco Musotto, capogruppo, e Paolo Ruggirello. Il testo, votato in commissione Ambiente in assenza del Pd, aprirebbe la strada ad una sanatoria per le case costruite in prossimità delle coste.
Musotto e Ruggirello hanno chiarito i contenuti della proposta legislativa in una conferenza stampa: “Mi auguro che tutta la classe politica colga l’occasione per riflettere collegialmente su un problema che esiste da più di 30 anni – ha detto Ruggirello – Vorremmo risolvere un problema storico che coinvolge 114 comuni, 1.100 chilometri di coste, e 25 mila unità abitative. Anche l’Ue sollecita una soluzione. La legge è aperta al contributo di tutti ed ad ogni miglioramento”.
Il capogruppo Musotto difende il disegno di legge: “Proponiamo la nascita di un’Agenzia regionale per la tutela e la valorizzazione delle coste in Sicilia. Questo ddl ha il merito di aver squarciato il velo di ipocrisia che ammanta il settore nell’Isola. L’appello è ancora una volta a tutte le forze politiche e sociali affinché, si lavori insieme per superare asperità e divergenze”. Pare che il presidente Lombardo non sapesse del testo.
Dall’opposizione, pronta la risposta di Rudy Maira, capogruppo dei Popolari di Italia di domani: “Lombardo corre a fare il pompiere sui tagli alle indennità di sindaci e amministratori locali e sul ddl che di fatto è una sanatoria per le case abusive costruite sulle coste siciliane. C’è da chiedersi se giochi a fare lo gnorri. Il governatore siciliano ha presieduto la riunione di Giunta che ha varato la finanziaria con i tagli ai sindaci. Mentre ancora oggi due esponenti del Mpa, cioè del partito di Lombardo, si sono presentati ai giornalisti dicendo che la sanatoria edilizia è cosa buona e giusta”.