Dal Contratto di sviluppo 400 milioni per le imprese

PALERMO – 400 milioni di euro per le imprese del Mezzogiorno. Questa la cifra che il “Contratto di Sviluppo”, nuova misura attuata per stimolare la crescita e gli investimenti produttivi delle aziende, mette sul piatto. Tale somma viene messa a disposizione dal ministero dello Sviluppo Economico, cofinanziato, in parte, dal Pon Ricerca e Competitività 2007-2013. E dopo la presentazione nazionale presso il dicastero, nei giorni scorsi in un incontro alla Camera di commercio di Palermo l’iniziativa è stata spiegata alle aziende siciliane. L’appuntamento palermitano fa parte di una serie di meeting previsti nelle quattro regioni Obiettivo convergenza (Campania, Sicilia, Calabria e Puglia). E durante l’incontro è stata distribuita alle aziende anche la Guida ai Contratti di Sviluppo.
Ma di cosa si tratta? Precisamente, come spiegano sul sito del Ministero, i Contratti di sviluppo sono un nuovo strumento destinato a sostituire i Contratti di programma e di localizzazione. Come per i Contratti di programma, lo scopo principale dei Contratti di sviluppo è di favorire l’attrazione di investimenti anche esteri e la realizzazione di progetti di sviluppo d’impresa rilevanti per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese, soprattutto nelle aree svantaggiate e nel Mezzogiorno.
“Con i Contratti di Sviluppo miriamo a superare i limiti attribuiti a precedenti strumenti – ha spiegato Vincenzo Donato, direttore generale della Direzione per l’Incentivazione delle Attività Imprenditoriali del ministero dello Sviluppo Economico – primo fra tutti la lentezza della burocrazia. Ci siamo impegnati a dare una risposta alle richieste da parte delle aziende entro sei mesi, anche grazie alla triangolazione fra i tre enti interessati: il MiSE, Invitalia, che dei Contratti è l’Ente Gestore, e le amministrazioni regionali”. Effettivamente i Contratti sono finanziati dal MiSE, anche con il contributo delle Regioni coinvolte nei programmi. Invitalia, invece, è il soggetto attuatore della misura.
Per il ministro Paolo Romani, “il Contratto di sviluppo è un provvedimento significativo che il Governo attua concretamente sul fronte della crescita. Puntiamo a rafforzare i settori industriale, turistico e agricolo attraverso uno strumento semplice e innovativo”. L’importo complessivo per poter accedere al finanziamento non può essere inferiore a: 30 milioni di euro in caso di programmi di sviluppo industriale o di sviluppo commerciale; 22,5 milioni di euro nel caso di programmi di sviluppo turistico; 7,5 milioni di euro nel caso di programmi riguardanti attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.