Messina – L’attesa rimozione dell’amianto portata avanti soltanto a metà

MESSINA – Un intervento a metà quello effettuato tra lunedì e martedì dall’amministrazione comunale per la rimozione dell’eternit presso i box del cosiddetto Mercatino Shangai, all’incrocio tra il viale Europa e la via La Farina. A metà perché, nonostante le pressioni giunte dal III Quartiere e in particolar modo dal consigliere del Pd, Santi Interdonato, il Dipartimento comunale al Commercio non è riuscito a superare in questi mesi ostacoli – non certo insormontabili – come la sistemazione, temporanea o permanente, in altro spazio pubblico delle poche attività commerciali ancora presenti in zona e la realizzazione di nuovi tetti in materiale diverso dall’eternit, per il cui finanziamento nelle casse comunali pare non vi sia al momento nemmeno un euro.
E allora, via alla soluzione di compromesso. Tutte le attività commerciali sono state nei giorni scorsi spostate nella parte a monte del mercatino, a partire dall’incrocio con via La Farina, mentre una ditta specializzata di Lamezia Terme ha provveduto all’inizio della settimana a rimuovere l’eternit ricadente sui dieci box più vicini alla foce del torrente Zaera.
Dopo le demolizioni, il materiale verrà portato in discariche autorizzate e smaltito secondo le vigenti normative. Solo successivamente, l’assessorato al Commercio e all’artigianato del Comune di Messina potrà effettuare un censimento delle licenze, revocare le eventuali concessioni scadute e disporre, di concerto con gli assessorati al Risanamento e alle Manutenzioni, gli sgomberi per gli abusivi. Un iter che si prevede lungo e difficile, ma alla fine del quale si potrà definitivamente terminare la rimozione dell’eternit da tutta l’area per restituirla alla pubblica fruizione. Con quale scopo? Un’idea a caso: un parcheggio.
“Sotto il profilo ambientale il passo in avanti è certamente lieve”, ammette Interdonato, fiducioso però che i lavori appena effettuati saranno “fondamentali per dare il là verso una bonifica complessiva dell’area tra viale Europa e via La Farina, da sempre fortemente penalizzata”. Secondo il consigliere del Pd, infatti, “lo scoperchiamento anche parziale dei box può costituire la leva fondamentale per costringere l’amministrazione a muovere la propria azione verso la liberazione totale dell’area”.
E qui il pungolo nei confronti degli assessori di competenza. “Appare impossibile – chiude il suo intervento Interdonato, ben deciso a seguire passo passo gli sviluppi della vicenda – pensare che il Comune possa lasciare abbandonate a loro stesse, in pieno centro cittadino, delle baracche alle quali ha tolto i tetti, rendendole di fatto impraticabili e tollerare l’ancor più evidente situazione di degrado ambientale”.
 


Decentramento. Per il momento c’è ancora poco di concreto
 
MESSINA – Il bilancio di previsione 2011 è stato approvato da pochi giorni e dunque è al momento ancora impossibile prevedere se e quando alle sei circoscrizioni comunali verranno assegnati i promessi fondi per le più svariate aree di competenza già individuate dall’assessore al Decentramento e vice sindaco Franco Mondello. In base ad apposita delibera, infatti, i quartieri riceverebbero in dote il 30% degli stanziamenti destinati nel bilancio di previsione ai vari settori interessati, che vanno dall’eliminazione dei dissesti stradali alla manutenzione del verde pubblico passando per piccoli interventi di sicurezza e di pubblica utilità.
Palazzo Zanca, inoltre, si sarebbe anche impegnato a individuare due figure professionali da dedicare proprio al decentramento di questi servizi: un referente per il dialogo con il “palazzo” e la predisposizione degli atti necessari e un tecnico per la redazione di progetti e perizie.
Tali figure, però, al momento esistono solo sulla carta.