Ars: dibattito in Aula sulla vicenda Siremar

PALERMO – Novità per il bilancio della Regione a partire dal 2012. La Sicilia, infatti, insieme ad altre tre Regioni (Lombardia, Lazio e Campania), unica come Regione a Statuto speciale, è stata scelta dalla Conferenza delle Regioni per la sperimentazione del nuovo sistema contabile nazionale, che si caratterizza da subito per: a) applicazione del solo principio della competenza finanziaria; b) riclassificazione degli schemi di bilancio per missioni e programmi; c) riaccertamenti: verifica preventiva degli impatti per le regioni viste le relative specificità e successiva valutazione dell’applicazione dei riaccertamenti stessi. Poi dal 2013 comporterà: a) applicazione di tutto il nuovo sistema di contabilità finanziaria; b) applicazione del sistema di contabilità economico-patrimoniale e il bilancio consolidato.
“Si tratta del riconoscimento dell’ampio risanamento economico-finanziario avviato dalla Sicilia – ha affermato l’assessore per l’Economia, Gaetano Armao – che evidenzia l’impegno che la Regione ha fin qui profuso in questo settore e riconosce la professionalità e la qualità della Ragioneria generale dell’assessorato con la quale abbiamo definito una profonda opera di revisione contabile che ci consente di confrontarci con la sfida dell’innovazione. Il 2011 è stato l’anno del risanamento a legislazione invariata, con un bilancio che ha ridotto la spesa corrente al livello del 2001, pur raddoppiando gli investimenti rispetto a quell’anno. Adesso è necessario proseguire l’intervento – aggiunge – con una finanziaria di respiro che completi il risanamento e la riduzione dei costi degli apparati amministrativi puntando decisamente alla crescita ed agli investimenti, col più ampio coinvolgimento delle forze politiche, sindacali, imprenditoriali e sociali”.
Ieri si è aperta la settimana parlamentare con una seduta di lunedi pomeriggio a Sala d’Ercole con all’ordine del giorno interrogazioni e interpellanze alla rubrica economia. Hanno aperto la seduta le comunicazioni del Governo sulla vicenda Siremar, in particolare, per spiegare l’operazione che ha portato la Regione a partecipare alla cordata Compagnia delle Isole che si è aggiudicata la Siremar, Armao ha detto: “Acquisendo la Siremar, il governo ritiene di avere svolto un servizio nei confronti della Sicilia. La Regione non ha sborsato un solo euro, fatto salvo il capitale sociale sottoscritto nella Mediterranea holding. Abbiamo garantito la prosecuzione dell’attività, la società avrà sede in Sicilia e i livelli occupazionali saranno tutelati”.
 
“La Regione ha fornito “una controgaranzia, che non significa un esborso immediato ma solo potenziale” ha aggiunto Armao che ha poi spiegato i motivi per cui la Regione aveva rifiutato di acquisire gratuitamente la Siremar. “In quella ipotesi – ha affermato Armao – la Regione si sarebbe dovuto fare carico di circa 100 milioni di debiti. Abbiamo avvertito questo rischio, per cui abbiamo definito un’operazione che dà garanzie ai lavoratori e che consentirà di affidare commesse ai Cantieri navali. Il raggruppamento cui partecipa la Regione tra l’altro è stato l’unico a presentare un’offerta d’acquisto”. Il contratto è stato firmato giovedì sera.
Dopo è iniziato il dibattito in Aula, particolarmente pungente quello del deputato Udc Giovanni Ardizzone: “Il governo non ha dato una controgaranzia sull’operazione Siremar ma una garanzia autonoma a beneficio della Compagnia delle Isole e rilasciata in favore di Unicredit.
Qualsiasi intoppo ci sarà, e credo che ce ne saranno, la banca potrà incassare la fidejussione di 40 milioni rilasciata dalla Regione”. Ardizzone ha contestato all’assessore Armao di avergli negato l’accesso agli atti dell’operazione Siremar e ha mostrato in aula la garanzia autonoma sottoscritta dalla Regione per l’operazione Siremar. “Questo foglio – ha accusato – me lo sono procurato da solo. E non è la semplice lettera di cui parlava lei, questa è una garanzia bancaria vera e propria”. “Come fa la Regione, disastrata sotto l’aspetto della gestione economica, come fa a fare l’imprendistrice in una società di trasporti?” ha chiesto in aula Salvino Caputo (Pdl) rivolgendosi al Governo e definendo questa della Siremar “un’operazione ad altissimo rischio”.
Ieri in commissione Bilancio si è registrata l’assenza del Governo. “Dovuta, sicuramente, a concomitanti impegni istituzionali” ha affermato Riccardo Savona, presidente della II Commissione. All’odg il disegno di legge relativo al Trattamento pensionistico dei dipendenti ente acquedotti siciliani e quello in merito alla ricollocazione del personale dell’Ente autonomo fiera del Mediterraneo presso l’Agenzia regionale per la protezione ambientale.
I lavori sono stati rinviati a stamattina.