Ponte affossato da Idv con appoggio del Governo

PALERMO – Niente più finanziamenti per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Questa è la cattiva notizia dalla Camera dei deputati, se il Governo dovesse dare seguito all’impegno scaturito in seguito all’approvazione di una mozione dell’Idv sul trasporto pubblico locale da parte dell’Aula della Camera, su cui l’esecutivo aveva espresso parere favorevole. La mozione, che ha come primo firmatario Antonio Borghesi (Idv), approvata con l’astensione della maggioranza, aveva ricevuto parere favorevole da parte del governo, nonostante l’Idv non avesse accolto le modifiche chieste dal viceministro Aurelio Misiti.
 
“Evidentemente il viceministro Misiti, se è vero quanto è stato riferito, ha espresso un parere a titolo personale, che non corrisponde a quanto pensa il Governo né tantomeno il sottoscritto” ha affermato il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli, commentando il parere favorevole espresso nell’Aula della Camera. Ma il viceministro ai trasporti e alle infrastrutture Aurelio Misiti ha insistito: “è da escludere categoricamente che il Governo possa scegliere di non realizzare il Ponte sullo Stretto”.
Del resto, appena lo scorso 16 ottobre, il ministro delle Infrastrutture aveva detto che il ponte sullo Stretto di Messina sarebbe stato realizzato “a prescindere dall’eventuale finanziamento della Ue, in quanto le risorse per il manufatto saranno reperite sul mercato, come previsto dal piano finanziario allegato al progetto definitivo”. “Il Ponte – aveva puntualizzato – per il governo resta una priorità essenziale per lo sviluppo del sistema dei trasporti dell’Italia”. La mozione approvata impegna l’esecutivo “alla soppressione dei finanziamenti che il Governo ha previsto per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, pari complessivamente a 1 miliardo e 770 milioni di euro, di cui 470 milioni per il solo anno 2012 quale contributo ad Anas s.p.a. per la sottoscrizione e l’esecuzione – a partire dal 2012 – di aumenti di capitale della società Stretto di Messina s.p.a.”.
Buone notizie, invece, dalle Regioni che hanno deciso di accelerare nella direzione della riduzione dei costi della politica. La conferenza dei presidenti delle Regioni ha deciso ieri mattina di avviare un percorso condiviso con la conferenza delle assemblee legislative regionali per tagliare, a partire dalla prossima legislatura, le pensioni dei rappresentanti dei parlamenti regionali. L’impegno, condiviso all’unanimità, è quello di avviare questo percorso entro sei mesi.
 
L’abrogazione dei vitalizi ‘’è il primo passo forte del processo di autoriforma che le Regioni hanno avviato’’ il commento del presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, sull’avvio di un processo che “porti le Regioni a darsi un codice comunque di comportamento che da una parte rappresenta un segnale concreto al paese e dall’altra rappresenta un’armonizzazione delle spese coerente con i costi ed i bilanci".