Catania – Altra data per le isole ecologiche

CATANIA – Tutto pronto entro il mese di novembre. Sembra essere questa la nuova data indicata dall’amministrazione comunale per l’apertura dei tre centri di raccolta differenziata del Capoluogo. Questi, realizzati nel 2008, aspettano ancora di diventare operativi nonostante gli annunci che, a distanza cadenzata, hanno annunciato di volta in volta una diversa data di apertura.
In questo caso, però, sembrerebbe che il passaggio burocratico necessario per sancire il trasferimento delle tre isole ecologiche di via Gianni a Picanello, viale Tirreno e viale Generale Ameglio, a Nesima, dal Comune all’impresa che gestisce la raccolta dei rifiuti – il raggruppamento di imprese Ipi–Oikos – sia ormai vicino e, quindi, che le tre strutture potranno aprire i battenti a breve.
Una notizia attesa dalla città di Catania, in cui la produzione dei rifiuti è molto alta (in media 748,3 chilogrammi di spazzatura l’anno per abitante) e la percentuale di raccolta differenziata ancora ferma a cifre ridicole – si parla del 6 per cento appena contro il 31 per cento della media nazionale – come attestato da Legambiente che, nel rapporto Ecosistema urbano 2011, confina la città all’ultimo posto nella classifica di vivibilità dei centri urbani con più di 200 mila abitanti.
L’apertura dei centri di raccolta, dunque, potrebbe rappresentare un grande passo avanti per aumentare la percentuale di rifiuti differenziati, anche se, almeno inizialmente, non solo si dovrà procedere alla riparazione degli ingenti danni provocati nel tempo dai vandali, ma all’interno delle isole ecologiche non potranno  essere attivati i meccanismi di premialità, per via dell’esistenza in città della Tarsu, ancora non soppiantata dalla Tia, la tariffa su cui giuridicamente sarebbe possibile applicare gli sgravi per il corretto conferimento dei rifiuti in base alla quantità.
“I dati di Legambiente – ha affermato Marco Morabito, dirigente del servizio Nettezza urbana del Comune che, sull’argomento, è intervenuto nel corso di un’assemblea pubblica organizzata dalla Cgil di Librino –  non tengono conto di quanto fatto dall’amministrazione negli ultimi mesi. Provvedimenti che hanno portato, in alcuni casi, a superare la doppia cifra, relativamente per esempio alla raccolta del secco”.
Proprio da quest’anno, secondo Morabito, l’assessorato avrebbe inoltre raggiunto la copertura del servizio su gran parte del territorio, con il posizionamento di cassonetti adeguati e la diffusione di informazioni relative alla differenziazione dei rifiuti.
“Bisogna sfatare il mito – ha aggiunto il dirigente – secondo cui a Catania non si differenzia” e bisogna puntare sui “corretti comportamenti dei cittadini nella separazione e nel conferimento dei rifiuti”.
“Oggi per esempio – ha continuato – abbiamo il problema relativo alla qualità del rifiuto differenziato, come nel caso dell’organico, che spesso è impuro perché contaminato da altro genere di scarti. Per questo l’amministrazione, entro novembre, partirà con una capillare campagna di comunicazione e sensibilizzazione dopo la quale, però, dovranno partire le sanzioni per chi non differenzia correttamente, ma anche per chi, e sono tanti, continua a gettare i rifiuti fuori dalla fascia oraria dalle 19 alle 23, stabilita da ordinanza sindacale”.
Con il nuovo anno, poi, dovrebbe essere avvitata la raccolta porta a porta in via sperimentale su alcuni quartieri, per consentire l’eliminazione graduale dei cassonetti.