PALERMO – Il bilancio degli infortuni presentato recentemente da Inail Sicilia a Castel Utveggio mostra una diminuzione progressiva dei sinistri rispetto agli anni precedenti.
Nell’anno 2010 sono stati denunciati 34.285 infortuni sul lavoro all’Inail, rispetto ai 34.323 dell’anno 2009, con un bilancio infortunistico pressoché stabile rispetto all’anno precedente (-0,11%). Su 34.285 infortuni dichiarati, 28.681 sono avvenuti nell’Industria e Servizi, mentre 2.687 infortuni sono stati registrati in Agricoltura.
Il confronto dell’andamento infortunistico con l’anno precedente nei principali settori economici mostra una marcata riduzione nei settori Pubblica Amministrazione (-49,8%), Sanità (-41,4%), Costruzioni (-6,9%), mentre si è avuto un incremento nei comparti Commercio (6,7%), Alberghiero (6,2%) e Trasporti (3,9%). Gli infortuni mortali sono passati dagli 87 del 2009 ai 69 del 2010 con 18 casi in meno e con un decremento del 20,7% rispetto al 2009. Il fenomeno degli infortuni si concentra, in particolare, nelle province di Catania con 7.303 infortuni (+4,8% rispetto al 2009), di Palermo con 7.192 (+0,6% rispetto al 2009) e di Messina con 4.803 casi (-4,5% rispetto al 2009).
Il trend in quasi tutte le città siciliane si mostra decrescente o stabile rispetto al 2009. Un esempio è offerto dalla città di Enna che registra la maggiore contrazione con 1.159 casi rispetto ai 1.306 del 2009 (-11,3%), mentre la città di Agrigento ha evidenziato 2.799 casi nel 2010 rispetto ai 2.640 del 2009 (+6 %). Nel settore agricolo, al contrario, le province di Ragusa, di Catania e di Siracusa hanno registrato il maggior numero di eventi infortunistici, rispettivamente con 719, 401 e 341 casi.
Per quanto riguarda le modalità di accadimento degli infortuni, sono diminuiti quelli avvenuti in ambiente lavorativo ordinario (fabbrica, cantiere, terreno agricolo, ecc) che sono stati 28.128, con un decremento dell’1,07% rispetto ai 28.433 del 2009. Sono aumentati gli infortuni da circolazione stradale, cioè quelli che accadono nella pubblica via e causati da circolazione stradale (autotrasportatori merci/persone, commessi viaggiatori, addetti alla manutenzione stradale).
Infatti, nel 2010 sono stati rilevati 2.361 casi rispetto ai 2.228 del 2009 (+5,97%). Anche gli infortuni in itinere, cioè quelli avvenuti nel percorso casa-lavoro-casa, evidenziano un incremento nel 2010 rispetto al 2009, 3.796 rispetto ai 3.662 rilevati (+3,66%). Nel 2010 sono state presentate 1.455 denunce di malattie professionali rispetto alle 1.091 denunce del 2009 (+ 33,3%) di cui 1.313 in Industria e Servizi, 112 in Agricoltura e 31 in conto Stato, in linea con il trend nazionale in continuo aumento 42.347 denunce nel 2010 a fronte delle 34.646 denunce del 2009, con un aumento del 22,2%. La provincia di Messina ha il maggior numero di denunce presentate (363); seguono Caltanissetta con 195, Agrigento con 190, Palermo con 188 denunce ed Enna con 178. Nel 2010 gli eventi mortali si sono verificati soprattutto 12 nei settori Costruzioni, 11 nelle Industrie Manifatturiere, 10 nei Trasporti, 28 nei Servizi.
L’approfondimento. Un ruolo incisivo affidato all’Inail
Giovanni Asaro, Direttore regionale dell’Inail, ha affermato: “Il D. Lgs 81/2008, con le modifiche introdotte dal successivo D.Lgs. 106/2009 ha affidato all’Inail un ruolo ancora più incisivo in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro. Il nostro obiettivo, in Sicilia, è quello di porre in essere un’efficace azione di prevenzione, a diversi livelli di intervento. Occorre quindi perseguire nelle azioni di sostegno alle imprese per il progressivo miglioramento dei processi produttivi e dell’organizzazione del lavoro, per contribuire a ridurre significativamente il trend infortunistico nella regione. La sfida per noi è quella di favorire il processo di cambiamento della P.A., rafforzando sempre più il ruolo dell’Inail, quale soggetto attivo di un welfare rinnovato e in grado di interagire con tutte le Istituzioni regionali sia pubbliche sia private per realizzare un’efficace tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori impegnati nella realtà produttiva siciliana e rendere un servizio efficace e concreto alla comunità”.