Governo Monti, ministri di alto profilo ma nessun siciliano

PALERMO – Valorizzare i professionisti meridionali, aveva chiesto il nostro presidente Lombardo al neo presidente del Consiglio incaricato Mario Monti.
“Va condivisa la scelta – aveva dichiarato a inizio settimana Lombardo – che il senatore si appresta a compiere di indicare tra i ministri tecnici di altissima competenza e rigore morale. Tra questi, il presidente incaricato non mancherà di valorizzare docenti e professionisti che hanno concretamente dimostrato la capacità di affermarsi e di farsi apprezzare anche nei territori del sud del paese, dei quali conoscono le enormi risorse e i grandi problemi, perchè quotidianamente li vivono”.
Ma dalla lettura dei diciassette nomi degli incaricati ai ministeri del Governo varato da Mario Monti – dodici con portafoglio e cinque senza portafoglio – di meridionali ce ne sono pochi, per la precisione nessun siciliano.
Quattro originari del Lazio, sei della Lombardia e gli altri sette includono solo due meridionali dalla Campania entrambi, cui si aggiunge il sottosegretario Antonio Catricalà nato a Catanzaro. L’interim dell’Economia è affidato allo stesso Presidente del Consiglio, mentre tre donne ricoprono ministeri di particolare peso, come la Giustizia, gli Interni, e il Welfare-Pari Opportunità.
In particolare, è da segnalare che per la prima volta la guida della Giustizia è affidata ad una donna.
Questo il governo: Presidente del Consiglio e Ministro dell’Economia, Mario Monti; Esteri, Giulio Terzi di Sant’Agata; Interno, Anna Maria Cancellieri; Giustizia, Paola Severino; Difesa, Gianpaolo Di Paola; Sviluppo-Infrastrutture, Corrado Passera; Agricoltura, Mario Catania; Ambiente, Corrado Clini; Welfare-Pari Opportunità, Elsa Fornero; Salute, Renato Balduzzi; Istruzione, Francesco Profumo; Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi. I Ministri senza portafoglio sono: Affari europei, Enzo Moavero Milanesi; Turismo-Sport, Piero Gnudi; Coesione territoriale, Fabrizo Barca; Rapporti con il parlamento, Piero Guarda; Cooperazione interna e internazionale, Andrea Riccardi. Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e segretario delle riunioni del Consiglio dei Ministri, Antonio Catricalà.
L’unica tra i ministri che ha avuto a che fare di recente con la Sicilia è Anna Maria Cancellieri, prefetto in pensione, che tutti ricordiamo qui a Catania per gli scontri della partita Catania-Palermo nel febbraio 2007, quando morì Filippo Raciti. La Cancellieri, che è stata anche commissario del Teatro Bellini di Catania, ha ricevuto già ieri diversi apprezzamenti positivi. "Il prefetto Annamaria Cancellieri alla guida del Ministero dell’Interno è garanzia di alto profilo istituzionale, una scelta azzeccata che ci soddisfa pienamente per la preziosa capacità di dialogo che a Catania ben conosciamo” ha detto il sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli.
Sono 9 su 17 (compreso il presidente del Consiglio) i professori nella squadra di governo di Monti. Si tratta dello stesso premier, a cui si affiancano Riccardi, Giarda, Severino, Profumo, Ornaghi, Fornero, Balduzzi. La squadra è completata da un prefetto (Cancellieri), un ambasciatore (Terzi di Sant’Agata), tre manager (Passera, Catania e Clini), un avvocato (Moavero Milanesi), un ammiraglio (Di Paola) e un magistrato (il sottosegretario alla presidenza, Antonio Catricala’). Tre sono i ministeri affidati a donne: Interno ad Anna Maria Cancellieri, Welfare e Pari opportunita’ a Elsa Fornero, Giustizia a Paola Severino. Eta’ media di 60 anni, il ministro piu’ giovane e’ Elsa Fornero, il piu’ anziano Piero Gnudi con 73 anni.