Le alghe invadono il porticciolo marsalese e l’estate prende il via fra mille problemi

MARSALA (TP) – Fondali pieni di alghe, barche ormeggiate bloccate e accesso impedito a quelle di stazza medio-grande. Con questi presupposti si presenta il porticciolo turistico di Marsala. Sulla carta una delle strutture che nel suo genere è un fiore all’occhiello, in realtà non fruibile al 100 per cento. Anzi, la potenzialità sfruttata è ben al di sotto del 50 per cento. Colpa degli eventi atmosferici e marini, senza dubbio, ma anche di un generale stallo dell’attività del Comune che, appena uscita da una crisi politico-amministrativa, ha probabilmente trascurato questo aspetto tutt’altro che secondario per l’economia del territorio, che attorno al porticciolo turistico fonda una buona fetta dei suoi introiti.
A oggi, le prospettive sono davvero nere: senza possibilità di attracco non ci saranno nuovi arrivi e quindi niente turisti facoltosi pronti a spendere nel circuito economico marsalese. Una perdita di non poco conto perché in generale si blocca un intero indotto.
“Ho segnalato questo grave problema – dice un imbufalito Vincenzo Patti, titolare della stazione di rifornimento del porticciolo – all’amministrazione comunale. La presenza di alghe nei fondali impedisce alle imbarcazioni da diporto, e soprattutto alle imbarcazioni a vela, di disormeggiare e di rifornirsi di carburante”.
Quello che è successo è abbastanza semplice da spiegare: si sono verificate in inverno delle forti mareggiate. Un fenomeno, tra l’altro straordinario, di maltempo. L’inverno molto piovoso, che si è prolungato in forma straordinaria per diversi mesi, ha provocato spesso queste mareggiate. Il mare agitato ha portato verso riva banchi di alghe che hanno finito per invadere il porticciolo.
“Adesso – aggiunge Patti – il fondale da sette metri si è ridotto considerevolmente,  tanto che alcune imbarcazioni sono rimaste incagliate all’ormeggio”.
Le difficoltà di movimento delle barche dal porticciolo sono abbastanza evidenti. Un diportista ci mostra come si riduce una tubatura immersa nello specchio di mare del porticciolo. Lampanti i segni che si possono notare con la tubatura appoggiata sul fondale completamente sporca e macchiata da alghe e altri resti marini. Inevitabilmente le barche ormeggiate hanno difficoltà a potersi muovere: qualcuno addirittura è costretto a restare fermo perché i motori non si accendono. Davvero incredibile la testimonianza di un consigliere comunale, Patrick Basile.
“Il porticciolo turistico – racconta – è inagibile perché invaso dalle alghe, poseidonia oceanica, dopo i terribili venti di Libeccio che hanno investito la nostra costa marsalese. Le imbarcazioni riportano nella parte bassa della struttura i segni evidenti delle alghe. Il comandante della motovedetta dei Carabinieri ha segnalato il disagio al comando della Capitaneria di porto e ci racconta che giorni fa, per via delle alghe, non riusciva a mettere in moto i motori, rischiando di non poter eseguire il pattugliamento delle coste e di non poter intervenire in caso di uscita d’emergenza. L’amministrazione comunale si è limitata ad un sopralluogo”.
Effettivamente l’esecutivo cittadino ha effettuato un sopralluogo con il dirigente del Settore Lavori pubblici, Giovanni Patti. Constatata la situazione si è recato a Palermo, presso l’assessorato regionale Territorio e Ambiente.
Il risultato è stato quello di farsi rilasciare l’autorizzazione al dragaggio del porto turistico. Un provvedimento d’emergenza in attesa di effettuare i necessari lavori di rimozione delle alghe dai fondali. Soprattutto durante il periodo estivo, tra i diportisti locali, charters e natanti a motore e a vela che provengono dai molti paesi europei, e non solo, il porticciolo turistico diventa uno dei fiori all’occhiello del comparto economico marsalese. Quest’anno però le previsioni non sono affatto rosee e senza interventi immediati l’intera stagione potrebbe pregiudicarsi.