PALERMO – Sono quasi un migliaio le richieste avanzate dalle imprese per l’accesso al credito d’imposta secondo la legge regionale 11 del 17 novembre 2009. La norma riguarda i nuovi investimenti e la crescita dimensionale delle aziende. Le istanze presentate risultano 898 per un credito richiesto di circa 208 milioni di euro. Le risorse disponibili però, per un avvio con i fondi regionali (secondo l’articolo 2 della legge 20 del 12 agosto 2011), sono pari a 120 milioni di euro e nei giorni scorsi il governo regionale ha annunciato un impegno per soddisfare la richiesta.
Il numero delle domande, fornito dall’assessorato regionale Economia ed aggiornato a mercoledì scorso, si riferisce alle istanze presentate dagli imprenditori on line, tramite l’Agenzia delle Entrate. Richieste inviate a partire dal 3 novembre, primo giorno utile per accedere a questa opportunità.
L’iniziativa è stata subito accolta dalle micro imprese che con 476 richieste hanno raggiunto il 53,01 per cento delle istanze inoltrate. Le piccole realtà imprenditoriali hanno trasmesso 321 istanze (35,75 per cento), le medie aziende 70 domande (7,80 per cento) e, infine, 31 richieste sono state inoltrate dalle grandi aziende (3,45 per cento).
Per Gaetano Armao, assessore regionale all’Economia, sono “lusingheri i risultati sul credito d’imposta”. Così ha affermato a conclusione delle Giornate dell’economia del Mezzogiorno organizzate dalla Fondazione Curella e dal Diste. Per l’assessore, il programma fa parte del “duplice obiettivo” della Regione per “affrontare la crisi”, ovvero “proseguire la linea di rigore da cui finora non ci siamo allontanati e al tempo stesso “puntare sullo sviluppo e sul sostegno all’impresa”.
Le risorse stanziate interessano per 60 milioni le imprese del settore manifatturiero, per 24 milioni le aziende ubicate nelle zone agricole svantaggiate e per 36 milioni di euro altre imprese. Inizialmente comunque erano previste risorse del Par Fas deliberate dal Cipe nel 2009, ma per l’indisponibilità la Regione ha deciso di ricorrere ad altre iniziative per far partire il credito d’imposta con la legge 11/2009 e dare un sostegno alle imprese.
Armao, così come ha annunciato nei giorni scorsi il presidente della Regione Raffaele Lombardo, si è impegnato a fare il possibile, con l’intervento dell’Assemblea regionale siciliana, affinché si possano dare risposte alle imprese. Già durante il clic day del 3 novembre scorso, infatti, il presidente della Regione aveva promesso l’impegno per “reperire i fondi necessari per sostenere questa misura che è stata, come si è visto, molto apprezzata dagli imprenditori”.
Obiettivo condiviso anche da Riccardo Savona, presidente della commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana: “Credo molto in questa misura – ha detto – Mi auguro che siano reperiti al più presto ulteriori risorse che consentano l’accesso al credito a tutte le imprese che abbiano presentato istanza, affinché non siano disattese le aspettative dei tanti imprenditori siciliani”.
L’approfondimento. Per ottenere il beneficio si accede on line
I beneficiari della legge 11/2009 "Crediti di imposta per nuovi investimenti e per la crescita dimensionale delle imprese” sono le aziende che operano nei seguenti settori: attività estrattive, manifatturiere, turismo, servizi. Tutte le informazioni sono disponibili all’indirizzo
www.regione.sicilia.it.
La norma è stata approvata dall’Ars due anni fa con l’unificazione di una proposta governativa e parlamentare, dopo un lungo percorso che ha visto il coinvolgimento di camere di commercio, associazioni imprenditoriali, ordini professionali e sindacati con i quali successivamente sono stati stipulati protocolli d’intesa per la divulgazione delle agevolazioni.
Per rafforzare l’iniziativa la Regione ha istituito una struttura interdipartimentale che coordina l’erogazione del credito d’imposta, in collaborazione con gli assessori e i dirigenti generali dei rami dell’amministrazione Attività produttive e Risorse Agricole. Gli imprenditori accedono al beneficio economico su base digitale, evitando lungaggini burocratiche. Secondo i dati diffusi dalla Regione, in base ad uno studio Prometeia, che ha effettuato una valutazione ex ante dell’agevolazione, per il primo anno si prevede un incremento degli investimenti di circa 560 milioni di euro, del Pil di circa 330 milioni e dell’occupazione di circa 3.600 unità.