Ars: entro il 7 dicembre la riduzione dei deputati

PALERMO – L’Assemblea regionale siciliana, d’accordo con il governo Lombardo, ha messo in agenda i primi interventi sui tagli ai costi della politica. La prima azione riguarda la riduzione del numero dei parlamentari di Sala d’Ercole.
Martedì la conferenza dei capigruppo dell’Ars, presieduta da Francesco Cascio, presidente del Parlamento regionale, ha inserito il provvedimento nella finestra legislativa che comincerà la prossima settimana e si concluderà il 7 dicembre.
 
All’incontro erano presenti i vicepresidenti Santi Formica, Camillo Oddo e il presidente della Regione. La bozza legislativa, che prevede la modifica dello Statuto con la riduzione dei novanta parlamentari a settanta, oltre alle norme per l’applicazione dell’innovazione inserita nella legge costituzionale, è all’esame della commissione Affari istituzionali.
Il progetto tiene in considerazione le proposte legislative presentate dai gruppi Pdl e Pd, a cui si è aggiunto il testo numero 790, firmato dal consiglio di Presidenza dell’Ars e da tutti i capigruppo. I disegni di legge sono stati annunziati in Aula a settembre, ad eccezione di un testo del parlamentare Giovanni Barbagallo (Pd) che risale all’inizio della legislatura.
Un altro provvedimento che riguarda il taglio dei costi della politica è la proposta di legge che prevede la riforma dei liberi consorzi comunali con la conseguente soppressione delle Province. Il testo, annunciato ad ottobre dal governo regionale, è stato presentato dal presidente Lombardo su proposta dell’assessore per le Autonomie locali, Caterina Chinnici. Martedì scorso è stato comunicato all’Aula di Palazzo dei Normanni. Al momento non è stato ancora assegnato alla commissione di merito perché gli uffici stanno eseguendo i controlli preliminari di carattere tecnico sul testo, come previsto dal regolamento.
Anche sul fronte del contenimento dei costi che passa per le Province, il governo regionale non è solo. All’Ars, infatti, ci sono già disegni di legge di iniziativa parlamentare proposti dai deputati dei gruppi Pd, Aps e Fli. I numeri quindi non dovrebbero mancare per portare avanti il progetto a Sala d’Ercole.
I tempi brevi per la discussione li ha chiesti Livio Marrocco, capogruppo Fli: “I ddl sull’abolizione delle Province presentati da Fli e dal governo regionale – ha detto – devono avere un iter abbreviato in commissione, così come sono da discutere ed approvare subito i ddl, già pronti, sull’housing sociale e sulla modifica dell’articolo 36 dello Statuto in materia di entrate tributarie”.
Ma se in Sicilia c’è chi pensa alla soppressione delle Province, c’è pure chi vuole allungare la lista dei nove enti esistenti. è il caso del disegno di legge di iniziativa popolare che prevede l’istituzione della provincia regionale di Gela. La conferenza dei capigruppo ha deciso di inserire la bozza in calendario dopo la sessione di bilancio ed ha dato mandato alla commissione Affari istituzionali di occuparsi del testo. L’attenzione comunque intanto è concentrata sull’esame del bilancio della Regione e sulla legge di stabilità che saranno discussi dall’Ars lunedì 12 dicembre.
Le commissioni proseguono i lavori. Bilancio e Attività produttive hanno in programma la conclusione dell’iter della riforma dei consorzi Asi, la commissione Cultura si occupa del disegno di legge che promuove la scuola alfamediale e Servizi sociali ha in calendario le norme sulla partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie. Sala d’Ercole riaprirà i battenti martedì prossimo con la discussione dei disegni di legge che interessano la riqualificazione urbanistica, la modifica dell’articolo 36 dello Statuto in materia di entrate tributarie e il personale della Fiera del Mediterraneo.