Tassa carissima, università risarcisca tutti gli studenti

PALERMO – L’Unione degli Studenti Universitari, (Udu) ha incassato una vittoria che molti hanno definito “storica”; l’organizzazione studentesca, infatti, dopo una battaglia legale contro l’innalzamento eccessivo delle tasse universitarie, ha ottenuto la sentenza del Tar di Milano che ha condannato l’Università degli studi di Pavia a risarcire tutti gli studenti del proprio ateneo per aver aumentato le tasse, nell’anno accademico 2009-10, oltre il limite previsto dalla legge.
L’esito della sentenza, che ha consentito di rifondere all’Udu anche le spese di giudizio, apre la concreta possibilità di ricorsi a catena in ogni Università italiana. La legge in materia di tasse studentesche, infatti, prevede che la sommatoria delle tasse di ogni singolo studente non passa superare il 20 per cento dei fondi ministeriali per quell’ateneo. Il problema è che, con i tagli dei ministri Gelmini e Tremonti, quasi tutte le università, per far cassa, hanno aumentato le tasse agli studenti, andando a sfondare il tetto del 20 per cento, essendo di fatto fuorilegge.
L’Udu di Pavia, in particolare, ha cercato prima di bloccare l’aumento, e poi, scoprendo nel cda dell’Università di Pavia che il tetto del 20 per cento veniva sforato di circa 1 milione e 700 mila euro (1,33 per cento circa) ha impugnato le delibere e ha presentato ricorso al Tar della Lombardia. Con un avvocato di fiducia, l’Udu ha così vinto il ricorso e l’università è stata condannata a restituire il surplus di oltre un milione e mezzo di euro agli studenti! Il 17 novembre è stata pertanto emessa la sentenza definitiva del Tar Milano che ha dichiarato fondato (ed ha pertanto accolto) il ricorso dell’Udu Pavia, stabilendo che è stata illegalmente violata la soglia non superabile del 20per cento. Il Tar ha inoltre respinto l’eccezione di incostituzionalità della soglia del 20 per cento avanzata dall’Università di Pavia, dichiarandola perfettamente legittima e ragionevole e comunque non lesiva dell’autonomia universitaria, condannando inoltre l’ateneo al pagamento delle spese processuali. 
 
Grande soddisfazione da parte del coordinamento nazionale dell’Unione degli universitari: “È una sentenza storica e rivoluzionaria per l’Università italiana; il Tar Milano ha sancito quello che noi ripetiamo da tempo: il 20 per cento non è un parametro indicativo bensì vincolante, perché tutela il diritto allo studio”. Senza dubbio, questa sentenza costituisce un fondamentale argine all’innalzamento incontrollato delle tasse universitarie che sta diventando il peggiore ostacolo sociale per accedere all’istruzione superiore di tipo universitaria.