COMISO (RG) – Altro tassello nel quadro dell’aeroporto di Comiso. Proprio ieri Raffaele Lombardo, in occasione del rientro a Catania di Laura Salafia, la studentessa di Sortino colpita da un proiettile vagante in piazza Dante, rimasta paralizzata e bisognosa di cure riabilitative, si è sbottonato sul futuro dell’aeroporto ragusano che da anni attende di vedere la luce. Il governatore si è persino sbilanciato lanciando un probabile identikit di un grande nome interessato a investire per gestire l’aeroporto.
Sempre ieri, inoltre, il Comune di Comiso ha ufficialmente consegnato lo scalo “Vincenzo Magliocco” alla Soaco che ne è formalmente entrata in possesso. Raffaele Lombardo non ha dubbi. Il nuovo nome di Comiso potrebbe essere un grande investitore non italiano e “già gestore di una sessantina di aeroporti nel mondo”.
Non si è sbottonato più di tanto il presidente della Regione, ma la traccia è stata solenne. Tra i grandi nomi internazionali in grado di rientrare nelle elevate coordinate impresse dal governatore non resta moltissimo in giro. Il primo pensiero potrebbe correre alla British Airports Authority (BAA) plc, una delle maggiori società di gestione aeroportuale del Regno Unito, che controlla alcuni dei maggiori aeroporti del Regno Unito, tra cui Heathrow e Stansted. Il gruppo è potentissimo perché appartiene ad un consorzio di imprese del settore fra le quali spicca la partecipazione della società spagnola Grupo Ferrovial. La sua sede è a Londra, ma ha già una testa di ponte in Italia, precisamente a Napoli, dove tramite la Gesac ha controllato l’aeroporto internazionale di Napoli – Capodichino fino all’ottobre del 2010, quando F2I Fondi Italiani per le Infrastrutture SGR S.p.A. ne ha acquisito il 65% delle azioni. Tuttavia è ancora presto per calcoli e non ci sono certezze visto che l’identikit lombardiano non è stato comunque vago.
Intanto ieri pomeriggio si è svolto l’incontro con gli “imprenditori che possono essere interessati ad entrare nel capitale ed a governare quell’aeroporto”, trattandosi, ha aggiunto Lombardo, “di gente che ha collegamenti con molte compagnie e potrebbe dare una grossa mano”. Infine, ha concluso: “Poi saranno i titolari della Soaco, la società formata anche dalla Sac e dal comune di Comiso, a decidere il da farsi. Con Enac ed Enav sottoscriveremo un protocollo, e l’Enav mi assicura che, completati gli adempimenti di collaudo, dal primo gennaio potrà iniziare la formazione del personale che va fatto sul posto”, mentre l’apertura ufficiale dovrebbe avvenire entro la fine del 2012. Tutto questo perché la Soaco ha ricevuto ieri l’aeroporto dal Comune di Comiso. La società è già pronta ad avviare tutte le procedure di sua competenza quali i bandi europei per la gestione dei carburanti, gli appalti per le scale mobili e l’individuazione delle rotte aeree da concordare con l’aeronautica militare.
L’ultimo passaggio importante sarà il contratto con le compagnie di volo. La prossima scadenza è prevista per il 15 dicembre, quando il presidente di Soaco Spa, Rosario Dibennardo, presenterà i protocolli di start up per accelerare i tempi di certificazione della società. Finalmente, dopo quattro anni, sembra in fase di chiusura una vicenda interminabile.
Giungono altre notizie per l’apparato infrastrutturale isolano. Il premier Monti ha infatti anticipato la riunione del Cipe “con l’obiettivo di mobilitare 5,2 miliardi per sbloccare numerosi interventi infrastrutturali”. Tra le altre opere coinvolte dalla riunione Cipe, secondo Monti, anche “il Mose, il porto di Taranto, la metropolitana di Napoli e la strada statale Palermo-Agrigento”.